Rassegna Stampa

23 novembre 2020

Covid: Capua, essere meno pigri e cambiare modo fare sanità

Fonte: Agi

“Non possiamo pensare di affrontare la malattia come il professor Tersilli. Le pandemie sono fenomeni epocali, con tante ramificazioni, che vanno al di là della corsia di ospedale”. Lancia questa provocazione Ilaria Capua, per sottolineare che “bisogna cambiare il modo di fare sanità”. Lo fa intervenendo in videoconferenza a un’iniziativa organizzata dalla fondazione Città della scienza nell’ambito della rassegna Futuro remoto. La virologa e direttrice dello ‘One Health Centre’ dell’Università della Florida invita a essere “meno pigri e più coraggiosi” e a mettere al centro la salute, ragionando su come rendere i sistemi di vita più resilienti e sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia.

“La scienza deve ripensarsi sotto tanti aspetti – argomenta – stiamo soffrendo gli effetti di una eccessiva verticalizzazione. Il futuro non viene da iniziative verticistiche e sovranazionali. Si può fare ricerca in maniera diversa, più sostenibile e responsabile, con convergenze che partano dal basso”. Capua fa notare come la gestione di un fenomeno emergenziale, come una pandemia, venga delegata al governo e alle istituzioni, ma “questi possono approntare linee guida, non risolvere il problema. Sono le persone a dover fare le cose – ragiona – se ogni famiglia avesse avuto un minimo di alfabetizzazione scientifica prima del virus sulle cose basilari da fare, questa ondata si poteva fermare, invece di arrivare a oggi e dire alle persone ‘ora ti chiudo in casa’. Bastano poche informazioni chiare alle famiglie, che sono lo snodo della pandemia”.

23 novembre 2020

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