Rassegna Stampa
14 maggio 2020
COVID-19: Wuhan, ospedali temporanei indispensabili
Fonte: XINHUA Notiziario Ansa
I 16 ospedali temporanei di Wuhan, la città cinese più colpita dall’epidemia di COVID-19, hanno svolto un ruolo importante e indispensabile nella prevenzione e nel controllo della malattia.
Durante l’isolamento di Wuhan, 16 spazi pubblici come centri espositivi e palestre sono stati convertiti in ospedali temporanei per curare pazienti con sintomi lievi e isolare la fonte di infezioni in un contesto di limitate risorse mediche. Song Shuli, portavoce della Commissione Sanitaria Nazionale, rivela in una conferenza stampa a Pechino che nel corso dell’operazione, dal 5 febbraio al 10 marzo, sono stati ricoverati oltre 12.000 pazienti e non si sono registrati decessi o infezioni nosocomiali nelle strutture.
Secondo Song, oltre 8.000 operatori sanitari di tutto il Paese hanno lavorato negli ospedali provvisori, combattendo l’epidemia insieme al personale medico locale. Dopo lo scoppio del virus, Wuhan ha dovuto affrontare una pressione crescente in termini di disponibilità di letti d’ospedale. Le autorità centrali hanno deciso quindi di allestire ospedali provvisori. Il portavoce segnala che il primo lotto di strutture è stato allestito in sole 29 ore e ha garantito 4.000 posti letto. Ma Xin, vicepresidente dell’Huashan Hospital di Shanghai della Fudan University, ha affermato che gli ospedali temporanei sono come dighe costruite prima che il virus si diffonda ulteriormente.
Secondo Ma, le strutture provvisorie hanno aiutato a isolare, ricoverare e curare tutti i casi di COVID-19 e i 16 ospedali temporanei sono stati in grado di fornire quasi 15.000 posti letto in totale, superando nel numero la crescita dei pazienti.
Prima di questi ospedali, un gran numero di casi confermati si trovavano in quarantena a casa e sono rimasti nelle loro comunità. Un elemento che poteva facilmente portare a infezioni a grappolo nelle famiglie e nelle comunità.
Il vicepresidente segnala che gli ospedali temporanei hanno permesso il ricovero di molti casi lievi che sono stati trasferiti dagli ospedali designati, lasciando più letti per i casi gravi.
“Hanno aiutato a bilanciare e coordinare le risorse mediche di Wuhan”, ha concluso Ma Xin.