Rassegna Stampa

27 maggio 2020

Covid-19 in Etiopia

Fonte: saluteinternazionale.info

In Etiopia Covid-19 è al momento la quarta epidemia del Paese, assieme a colera, morbillo, e malaria.

’emergenza globale innescata dal coronavirus SARS-CoV-2 non è solo un’emergenza sanitaria. Le misure restrittive necessarie per individuare, testare, isolare e tracciare i casi positivi coinvolgono uno spettro molto ampio di attività e incidono profondamente sulle dinamiche sociali ed economiche dei Paesi.[1] L’impatto del virus è quindi sistemico, e la risposta all’emergenza sanitaria coinvolge necessariamente anche una dimensione politica, economia, e sociale. Questa riflessione generale assume dei tratti particolarmente specifici qui in Etiopia, un Paese che si muove tra le maglie strette di una difficile fase di transizione, e che con questa si deve per forza misurare per poter prevenire e fronteggiare l’emergenza sanitaria.

In Etiopia, la diffusione della malattia Covid-19 rischia di colpire un sistema sanitario già molto debole, all’interno di un tessuto sociale, politico ed economico particolarmente fragile. Nell’aprile del 2018, l’elezione del Primo Ministro Abiy Ahmed ha rappresentato per molti la speranza che l’Etiopia stesse inaugurando un’epoca nuova: la pace siglata con l’Eritrea dopo vent’anni di conflitto, l’amnistia concessa agli oppositori politici, la riunificazione dei due Sinodi della Chiesa Ortodossa Etiope, e una serie di importanti riforme economiche, hanno effettivamente tracciato l’inizio di una nuova fase storica per il Paese, suggellata dal Premio Nobel per la Pace al Primo Ministro. Purtroppo, l’euforia generata da questa scia di riforme è stata subito sbiadita dal parallelo diffondersi di conflitti su base etnica, in tutto il Paese. Prima dello scoppio della pandemia, in Etiopia era quindi in atto una delicatissima fase di transizione. L’arrivo del coronavirus, e la conseguente decisione di posticipare a data da destinarsi le elezioni politiche previste per maggio, rischiano di innescare ulteriori tensioni sociali e politiche: da una parte la dichiarazione dello Stato di Emergenza e il rinvio indefinito delle elezioni, dall’altra le opposizioni che vedono in queste decisioni il desiderio da parte dell’attuale governo di stabilire e prolungare il proprio potere in modo anticostituzionale.

27 maggio 2020

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