Rassegna Stampa

12 giugno 2020

Che cosa dice lo studio di Harvard che retrodaterebbe la comparsa della Covid-19 a Wuhan

Fonte: facta.news

Lunedì 8 giugno un team di ricercatori dell’università di Harvard e del Boston Children Hospital, hanno pubblicato i risultati di una ricercaintitolata «L’analisi del traffico ospedaliero e dei dati ottenuti attraverso i motori di ricerca a Wuhan mostra un’iniziale attività della malattia nell’autunno 2019». Lo studio si serve di 111 immagini satellitari della città cinese di Wuhan (il primo focolaiodi casi di polmoniti sospette) scattate tra il 9 gennaio 2018 e il 30 aprile 2020 e del traffico web relativo alla città del Hubei per i termini «tosse» e «diarrea», che i ricercatori definiscono tra i principali sintomi della malattia oggi nota come Covid-19 (ma come vedremo, non è proprio così nel caso della diarrea). Secondo le conclusioni della ricerca, la comparsa del virus Sars-Cov-2, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa risalireal dicembre 2019, potrebbe essere retrodatata al mese di agosto 2019.

La notizia è stata riportata dalle principalitestateinternazionalied è stata rilanciata dalla comunicazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che il 10 giugno ha condiviso su Twitterun servizio di Fox News dedicato alla ricerca. I dati raccolti e analizzati dal team di Harvard sembrerebbero infatti supportare una teoriamolto cara all’amministrazione Trump, che vorrebbe la Cina come responsabile di un tentativo di insabbiare l’epidemia di Covid-19, nella sua fase iniziale.

12 giugno 2020

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