Rassegna Stampa

30 gennaio 2020

Coronavirus 2019-nCoV

Cosa comporta la dichiarazione d’’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale’ dell’OMS

Fonte:

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato l’emergenza globale per il coronavirus. In particolare, il comitato ha stabilito che siamo di fronte a una “emergenza di salute pubblica di interesse internazionale (PHEIC, Public Health Emergency of International Concern)”. Come spiega l’Oms sul sito, PHEIC è “un evento straordinario che costituisce un rischio per la salute pubblica per altri Stati attraverso la diffusione internazionale delle malattie e che richiede potenzialmente una risposta internazionale coordinata”.

Questa definizione implica una situazione che viene definita dall’Oms “seria, improvvisa, insolita o inaspettata”, che “comporta implicazioni per la salute pubblica oltre il confine nazionale dello Stato interessato” e che “potrebbe richiedere un’azione internazionale immediata”.

Il comitato, oltre a stabilire se un evento costituisce un’emergenza di salute pubblica di interesse internazionale, fornisce “raccomandazioni temporanee che dovrebbero essere prese dal paese in caso di emergenza di interesse internazionale, o da altri paesi, per prevenire o ridurre la diffusione di internazionale di malattie ed evitare interferenze inutili con il commercio e i viaggi internazionali. Infine, fornisce pareri sulla fine di un’emergenza. Ma poi è il direttore generale dell’Oms a decidere se dichiarare lo stato di emergenza e se prevedere le raccomandazioni temporanee per affrontare la situazione. Le raccomandazioni temporanee scadono automaticamente tre mesi dopo la loro emissione.

“I comitati di emergenza vengono quindi ricongiunti almeno ogni 3 mesi per riesaminare l’attuale situazione epidemiologica e per verificare se l’evento continua a costituire un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale e se è necessario apportare modifiche alle raccomandazioni temporanee”, spiega l’Oms.

In passato l’Oms ha dichiarato una “emergenza di salute pubblica di interesse internazionale” in altre 5 occasioni. L’ultima volta a giugno per l’epidemia di Ebola in Congo. In precedenza, nel 2009 per l’influenza suina, nel 2014 per la polio e per l’epidemia di Ebola in Africa occidentale e nel 2016 per l’epidemia da Zika virus nel 2016. Nelle varie occasioni sono state prese misure diverse, come restrizioni nei viaggi. Ma in generale dichiarare l’emergenza significa anche poter raccogliere risorse necessarie per la sua gestione.

30 gennaio 2020

Condividi: