Rassegna Stampa
17 aprile 2020
Coronavirus: Wuhan rivede totale morti, 1.290 in più
Fonte: XINHUA Notiziario Ansa
Le autorità di Wuhan, la città cinese ex epicentro dell’epidemia di coronavirus, hanno rivisto oggi al rialzo il numero totale di morti confermati per il morbo a 3.869, ammettendo 1.290 decessi in più di quanto finora dichiarato. Anche la conta dei casi di contagio confermati è stata rivista al rialzo con 325 casi prima non conteggiati per un totale di 50.333 casi.
Secondo una nota diffusa dal quartier generale municipale di Wuhan per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia di COVID-19, la revisione dei dati è avvenuta in conformità con le leggi e le normative correlate e per senso di responsabilità verso la storia, il popolo e le famiglie dei defunti.
Questo, si legge nella nota, garantisce una divulgazione aperta e trasparente delle informazioni sull’epidemia di COVID-19 in città, assicurando al contempo l’accuratezza dei dati.
Il documento cita quattro motivazioni per giustificare le discrepanze tra le cifre:
– Durante le fasi iniziali dell’epidemia, il crescente numero di pazienti contagiati ha travolto il sistema sanitario, mettendone a dura prova le capacità di ricovero. Alcuni pazienti sono deceduti in casa senza ricevere assistenza in ospedale.
– Al culmine degli sforzi, gli ospedali locali hanno operato al di là delle proprie capacità e il personale sanitario si è preoccupato solo di salvare e curare i pazienti, con conseguenti ritardi, omissioni o errori nelle segnalazioni.
– A causa del rapido aumento di ospedali designati per accogliere i pazienti COVID-19 positivi, compresi quelli gestiti dai ministeri, dalla provincia dello Hubei, dalla città di Wuhan e dai distretti municipali, quelli affiliati alle imprese, nonché i nosocomi privati e le strutture provvisorie, non tutte le istituzioni sanitarie risultavano collegate alla rete informatica dedicata all’epidemia e alcune non sono riuscite a comunicare i propri dati in tempo.
– Le informazioni registrate su alcuni pazienti deceduti erano incomplete e vi sono state ripetizioni ed errori di segnalazione.
Secondo un funzionario del quartier generale municipale di Wuhan per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia, alla fine di marzo è stato istituito un gruppo di ricerca per condurre una serie di indagini epidemiologiche, avvalendosi della tecnologia dei big data.
Gli addetti, ha spiegato il funzionario cinese, hanno fatto ricorso alle informazioni disponibili sui sistemi online e raccolto informazioni complete da tutte le località coinvolte dall’epidemia per garantire l’accuratezza, l’oggettività e la correttezza dei dati.
“Alla base delle cifre vi sono la vita e la salute pubblica generale, nonché la credibilità del governo”, ha aggiunto il funzionario, secondo cui una tempestiva revisione dei dati dimostra, tra l’altro, il rispetto delle autorità per ogni singola vita.