Rassegna Stampa

24 aprile 2020

Coronavirus, nuovo studio esamina il sangue dei pazienti infetti.Come proteggere coloro che combattono il virus nei laboratori?

Fonte: medstories.it

Cosa sappiamo davvero del nuovo coronavirus? Come possiamo proteggere coloro che combattono il virus nei laboratori? Uno studio italiano affronta queste domande.

La lotta al virus SARS-CoV-2 coinvolge anche e soprattutto coloro che lavorano nei laboratori clinici, dove i campioni di sangue dei pazienti contagiati vengono analizzati e studiati.

Una ricerca pubblicata su Cytometry descrive le procedure adottate nello studio delle cellule mononucleate da sangue periferico (PBMC) isolate da campioni infetti.

Lo studio è stato condotto dal gruppo del professor Andrea Cossarizza, ordinario di patologia generale e immunologia all’Università di Modena e Reggio Emilia, presidente della società scientifica internazionale ISAC e vice presidente del Patto Trasversale per la Scienza.

“Tutte le nostre informazioni vengono migliorate di giorno in giorno, grazie allo studio dei campioni di sangue dei pazienti infetti. Chi cerca trova, e ora noi sappiamo cosa cercare,” il prof. Cossarizza ha spiegato a Med.Stories.

Utilizzando due citofluorimetri di nuova generazione (uno dotato di allineamento acustico del flusso attraverso i laser, che permette una straordinaria velocità di analisi, l’altro capace di identificare 21 marcatori diversi su una singola cellula), il team di Cossarizza ha potuto analizzare migliaia di tipi diversi di cellule nel sangue dei pazienti Covid-19 ricoverati al Policlinico di Modena.

“È come fare l’identikit di un pericoloso criminale, in cui si aggiungono di volta in volta il colore di capelli, la presenza di barba e baffi, il colore degli occhi –spiega Cossarizza – Più dettagli conosciamo, prima riusciremo a disarmarlo e catturarlo.”

24 aprile 2020

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