Rassegna Stampa

La Cina ha deciso di donare altri 30 milioni di dollari all’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) a sostegno degli sforzi globali contro la pandemia di coronavirus e per consolidare i sistemi sanitari nei Paesi in via di sviluppo. Lo ha reso noto oggi in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang, che ha riconosciuto come sotto la guida del suo direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’agenzia ONU abbia attivamente adempiuto ai propri doveri, assumendo una posizione equa, obiettiva e fondata su basi scientifiche, svolgendo un ruolo importante nell’aiutare i vari Paesi coinvolti ad affrontare l’epidemia e potenziando la cooperazione internazionale contro la COVID-19.

Sostenere l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha aggiunto Geng, significa difendere i principi del multilateralismo e salvaguardare lo status e l’autorità delle Nazioni Unite in un momento cruciale della battaglia contro la pandemia. Questo virus, ha proseguito il funzionario cinese, rappresenta un nemico comune all’intera umanità e la comunità internazionale può sconfiggerlo solo restando unita in uno spirito di collaborazione.

A marzo, la Cina aveva già donato 20 milioni di dollari all’Oms per sostenere la lotta globale contro la pandemia di COVID-19.

Le donazioni cinesi all’Oms, ha sottolineato il portavoce, riflettono il sostegno e la fiducia del governo e del popolo della Cina in questa organizzazione. Il Paese, ha rimarcato Geng, ha dato il suo contributo alla salute pubblica globale e alla lotta contro la pandemia.

“La Cina rimarrà solidale e continuerà a fornire assistenza agli altri Paesi per superare insieme la pandemia, per salvaguardare la salute pubblica regionale e globale e costruire una comunità umana unita dal futuro condiviso”, ha concluso il funzionario cinese.