Rassegna Stampa

20 febbraio 2024

Contratti 2022-2024/ Rinnovi: 10 priorità, 13 questioni annose e 2 macigni su cui intervenire

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

La nuova stagione contrattuale sembra proprio che inizierà con la Sanità, come da dichiarazioni del Governo. Si tratta del triennio 2022/2024 che, già ad oggi, è a 10 mesi dalla sua scadenza. Le risorse finanziarie sono state stanziate, la volontà politica è stata ripetutamente manifestata, la precedenza, come promesso, questa volta dovrebbe essere per la Sanità, è stata diramata la cosiddetta direttiva-madre della Funzione pubblica: manca, in pratica, solo lo specifico Atto di indirizzo del Comitato di settore Regioni/Sanità. Dalla direttiva-madre si ricavano ben poche indicazioni specifiche per la Sanità perché, come al solito, il target di riferimento sono sostanzialmente le amministrazioni centrali; per un esame più approfondito del documento, si rinvia all’articolo pubblicato il 25 gennaio scorso piattaforma di Smart24 Lavoro pubblico del Sole 24 ore. A proposito delle risorse, l’Atto di indirizzo del ministro Zangrillo si occupa solo delle amministrazioni centrali e, riguardo all’intero settore pubblico, per il 2025 vengono indicati 9.950 mln, importo del tutto indistinto e difficile da contestualizzare.

Per la Sanità si dovrebbero avere 2.400 mln, ma la cifra ricomprende i tre contratti della dipendenza e tutte le convenzioni.

Il rinnovo riguarda poco più di mezzo milione di lavoratori e sarà negoziato dalle stesse sei sigle che hanno firmato il Ccnl del 2 novembre 2022. Infatti, la rilevazione della rappresentatività effettuata dall’Aran non ha generato modifiche all’assetto del tavolo negoziale e, per la parte pubblica, ci sarà il presidente Antonio Naddeo, confermato per un quadriennio nel settembre scorso. Il carattere provvisorio dell’accertamento di cui trattasi deriva dalla circostanza che non è stato ancora stipulato il Ccnq di definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2022-2024, la cui Preintesa è stata siglata il 9 gennaio 2024 ma, alla data odierna, non è stato firmato in via definitiva. Riguardo alla maggiore rappresentatività, si diceva che le sei sigle sono – o meglio dovrebbero essere – le medesime dell’ultimo contratto e dal sito dell’Agenzia negoziale si possono ricavare alcuni dati piuttosto singolari: oltre che essere le stesse sei è rimasta uguale anche la “classifica” delle percentuali e solo per due sigle si è riscontrato un lieve scostamento; ma la cosa più curiosa è che le organizzazioni sindacali censite nel comparto Sanità sono 120 e quelle che hanno una sola delega sono addirittura 19, come dire che non hanno trovato nemmeno un collega o un parente da iscrivere al sindacato.

20 febbraio 2024

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