Rassegna Stampa
03 dicembre 2018
Sanità
Consiglio Superiore Sanità: i membri e le funzioni
Fonte: Agi
Un organo tecnico consultivo del ministero della Salute, che puo’ esprimere pareri su questioni di salute pubblica su richiesta del ministero stesso (l’ultimo di rilievo a giugno, quando sanci’ la pericolosita’ anche della marijuana ‘light’ ormai venduta nei negozi), e raduna di solito il meglio della sanita’ e della ricerca italiana.
Il Consiglio superiore di sanita’, i cui membri sono stati tutti revocati oggi dal ministro Giulia Grillo appena un anno dopo l’insediamento, ha diverse funzioni consultive: prende in esame i fatti riguardanti la salute pubblica, su richiesta del ministro della Salute; propone lo studio di problemi attinenti all’igiene e alla sanita’; propone indagini scientifiche e inchieste su avvenimenti di rilevante interesse nel campo igienico e sanitario; propone all’amministrazione sanitaria la formulazione di schemi di norme e di provvedimenti per la tutela della salute pubblica; propone la formulazione di standard costruttivi e organizzativi per la edificazione di ospedali, istituti di cura ed altre opere igieniche da parte di pubbliche amministrazioni.
Inoltre esprime parere obbligatorio su una serie di passaggi tecnici: sui regolamenti predisposti da qualunque amministrazione centrale che interessino la salute pubblica; sulle convenzioni internazionali relative alla predetta materia; sugli elenchi delle lavorazioni insalubri e dei coloranti nocivi; sui provvedimenti di coordinamento e sulle istruzioni obbligatorie per la tutela della salute pubblica da adottarsi dal Ministero della salute; sulla determinazione dei lavori pericolosi, faticosi o insalubri, delle donne e dei fanciulli e sulle norme igieniche del lavoro; sulle domande di attestati di privativa industriale per invenzioni e scoperte concernenti generi commestibili di qualsiasi natura; sulle modificazioni da introdursi negli elenchi degli stupefacenti; sul diniego e sulla revoca di registrazione delle specialita’ medicinali; sui servizi diretti a prevenire ed eliminare i danni delle emanazioni radioattive e delle contaminazioni atmosferiche in genere, che non siano di competenza delle unita’ sanitarie locali.
Il Consiglio e’ composto da trenta membri, esperti nei vari settori della medicina e chirurgia e della sanita’ pubblica, nominati dal ministro della Salute, e da 26 componenti di diritto, che sono esponenti del ministero, dell’Istituto Superiore di Sanita’ e dell’Aifa, nonche’ i vertici degli ordini professionali. Il Consiglio si articola nel Comitato di presidenza, nell’Assemblea generale e in cinque Sezioni, che si occupano di programmazione sanitaria, professioni sanitarie e formazione del personale sanitario, sangue ed emoderivati, trapianti di organi, tutela igienico-sanitaria dei fattori di inquinamento, profilassi delle malattie infettive e diffusive, profilassi nutrizionale, sicurezza alimentare, tutela salute e benessere degli animali, profilassi veterinaria e malattie infettive e diffusive, farmaci e alimenti per gli animali, farmaci a uso umano e dispositivi medici.
Il Css ha una storia molto piu’ antica di quella dello stesso ministero: se quest’ultimo e’ stato istituito solo nel 1958, il Consiglio, concepito in origine come organo consultivo del ministero dell’Interno, e’ stato fondato addirittura nel 1865. Tra i suoi presidenti, si contano nomi storici della ricerca italiana come Guido Baccelli, Camillo Golgi, Cesare Frugoni. Presidente dal 2014 (fino alla revoca di oggi) era Roberta Siliquini, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Universita’ degli Studi di Torino. Con lei molti nomi illustri, dai genetisti Dallapiccola e Novelli al farmacologo Garattini, dal ginecologo Scambia all’oncologo Napoleone Ferrara, tutti revocati oggi.