Rassegna Stampa

19 febbraio 2019

Autonomia differenziale

Bonaccini, scontro nel Governo, legittimo, ma preoccupante

Fonte: regioni.it

“Nonostante l’accelerazione delle ultime settimane, ad oggi noi né siamo stati convocati dal presidente del Consiglio né sappiamo che tempi e percorsi avrà questo processo che sembrava imminente, almeno nella sua prima fase”. Scuote la testa il Presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando stasera di autonomia. A margine di un convegno a Bologna, il presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna, interpellato, osserva: “Non so il Governo cosa voglia fare. Io firmerei soltanto se la parte rilevante delle richieste che abbiamo venisse accolta, non può essere una firma solo per far dire a qualcuno che ‘abbiamo firmato’.

D’altra parte, vedo uno scontro politico in atto nel Governo: legittimo, ma che preoccupa visto il rallentamento che c’e’ stato negli ultimi mesi”, insiste Bonaccini. Che ribadisce il concetto: “Per noi l’unita’ nazionale è sacra, per noi il principio di solidarietà tra aree più forti e aree più deboli è costituzionalmente inviolabile. Quindi, non solo non si deve temere nulla della proposta dell’Emilia-Romagna- rilancia il Presidente – ma mi auguro sia una proposta anche per altre Regioni. Abbiamo visto infatti che dalla Liguria al Piemonte, dall’Umbria alle Marche e addirittura alla Campania, dice De Luca, altre Regioni si stanno approcciando a chiedere l’autonomia differenziata senza referendum, come abbiamo fatto noi”.

Bonaccini conferma di essersi fatto valere anche nel suo partito, sull’autonomia ‘diversa’ dell’Emilia-Romagna rispetto a quella chiesta da Lombardia e Veneto: “Ieri – continua il Presidente – ho partecipato al seminario del gruppi parlamentari del Pd, a porte chiuse han voluto raccogliere opinioni e mi pare che abbiano compreso che la proposta dell’Emilia-Romagna sia davvero equilibrata. È una proposta – insiste Bonaccini – che non toglie un solo euro a quelli che oggi lo Stato spende in questa regione o per la regione, e dunque non li vogliamo togliere a nessun altro. Non abbiamo mai parlato di residui fiscali, abbiamo solo detto di voler gestire, come la Costituzione assegna, alcune competenze per conto della Regione stessa, convinti che sia un’opportunita’ per fare bene e fare ancora meglio”.

19 febbraio 2019

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