Rassegna Stampa

29 aprile 2022

Bonaccini rilancia l’autonomia differenziata: grande opportunità costituzionale

Fonte: regioni.it

L’autonomia differenziata è una opportunità “prevista dalla nostra Costituzione che noi vogliamo cogliere”. Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. rilancia il tema della maggiore autonomia su alcune materie da parte delle Regioni interessate, ma “abbiamo avvertito bene il rigurgito centralista in questi anni, anche nel mio partito, soprattutto da quella parte della politica che si è misurata poco con i problemi concreti della pandemia”. Anche sul Pnrr, aggiunge Bonaccini, si avverte una “tensione tra gli obiettivi nazionali e la gestione locale”.
Quindi “il confronto sull’autonomia e il riordino istituzionale tenga conto di questa esperienza, insieme alle misure necessarie sul fronte energetico”.
Bonaccini afferma che siamo “pronti ad aggiornare il nostro progetto per dare priorità alle competenze che permettano di semplificare, realizzare PNRR e investimenti programmati, migliorare l’efficacia delle politiche sul territorio”.

Pertanto l’Emilia-Romagna torna a rilanciare l’importanza dell’autonomia differenziata, la gestione diretta di alcune competenze sulla base dell’articolo 116, terzo comma della Costituzione. La regione è “pronta ad aggiornare il proprio progetto di fronte a uno scenario socio-economico radicalmente cambiato da due anni a questa parte a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina adesso, con pesanti conseguenze su cittadini e famiglie, lavoro e imprese, sanità e reti di welfare. La necessità immediata è quella di dare risposte concrete, realizzando un piano di riforme e investimenti senza precedenti dal secondo dopoguerra, a partire dalla transizione ecologica e dalla ristrutturazione del settore energetico sulla base di sostenibilità e rinnovabili, e dalla trasformazione digitale”.
Quindi dare priorità alle competenze e alle funzioni che meglio rafforzino la capacità di governo del sistema territoriale, per aumentare l’efficacia dell’azione a favore delle comunità locali e potenziare gli strumenti di semplificazione, programmazione e investimento, “anche per superare gli ostacoli che, a oltre quattro anni dall’avvio, rischiano di continuare a bloccare il percorso verso la maggiore autonomia”.

Bonaccini chiede al Governo un segnale concreto. Per arrivare all’autonomia differenziata, i passaggi indicati da Bonaccini sono i seguenti: “legge quadro nazionale, coinvolgimento di Parlamento e Consigli regionali, determinazione dei Lep, i Livelli essenziali di prestazione da garantire allo stesso modo da Nord a Sud, accordo con tutte le Regioni sul quadro finanziario, perché, anche qui lo ripeto ancora una volta, non abbiamo mai chiesto un euro in più allo Stato ma solo di poter gestire le risorse già assegnate ora rispetto alle materie di cui chiediamo la gestione diretta. Siamo anzi convinti che potrebbero esserci dei risparmi. Perché vogliamo fare meglio e bene. Questi elementi, ne siamo convinti, potrebbero sbloccare l’impasse”.
“E avanziamo anche la disponibilità- ha proseguito- a formulare insieme un progetto innovativo, ricalibrato rispetto al contesto attuale, del tutto cambiato, attraverso la concertazione istituzionale e sociale che abbiamo già sperimentato in questi anni, col nostro progetto fin dall’inizio scritto insieme ai territori, alle parti sociali e alle componenti regionali nel Patto per il Lavoro, senza mai un voto contrario nei passaggi assembleari”.

Ma è al Governo che Bonaccini chiede “quale iniziativa intenda assumere a fronte di questo, ci dica cosa intende fare per non rendere questa l’ennesima proposta di un percorso inconcludente”.

29 aprile 2022

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