Rassegna Stampa

30 settembre 2020

Boccia su autonomia e definizione Livelli essenziali delle prestazioni

Fonte: regioni.it

La proposta sull’autonomia differenziata “non è solo l’attuazione del 116 ma di tutti gli articoli del titolo V della Costituzione, dal 114 al 116: l’autonomia rafforza l’unità nazionale, sono le parole del presidente Mattarella, che sono un faro. Diritti universali come salute e scuola non dovranno mai più essere compressi dai vincoli di bilancio per questo la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni è urgente e necessaria”.

Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, è intervenuto in commissione Questioni regionali alla Camera sul tema Autonomia e non solo.
Sulla maggiore autonomia alle Regioni bisogna coinvolgere anche Province e Comuni, sostiene Boccia: “l’autonomia senza Province, Comuni e Città metropolitane non è autonomia, è altra cosa: o ci sono gli enti locali in questo percorso, o non c’è il percorso di autonomia”.

Boccia spiega inoltre che è aumentata l’attività legislativa a livello centrale e regionale ed è aumentato anche il contenzioso: “il Governo deve impugnare meno, soprattutto in alcune materie, come pubblico impiego, ambiente, concorrenza: alcuni conflitti alla fine si sono rivelati infondati”. Per Boccia talvolta “si impugna per impugnare” e viceversa chiede alle Regioni “se si prendono gli impegni, di rispettarli”.

Sempre per il ministro degli Affari regionali ha inoltre “senso raccordare un tavolo tra le Regioni a statuto speciale che hanno esigenze diverse e penso che la Sicilia abbia una forte necessita’ di modificare lo statuto. Su questo va aperto un dibattito serio”.

Il ministro ha detto poi di aver abbandonato l’idea di ricorrere ad un commissario straordinario per la definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni: “ci rimettiamo alle scelte che faranno i presidenti di Camera e Senato”.

“Se ci fosse la necessita’ di velocizzare il percorso la legge gia’ in vigore consente la nomina di un commissario straordinario. – rileva Boccia – Potremo deciderlo insieme ma credo ci siano tutte le condizioni per far si’ che questo lavoro possa venir fuori dall’impegno del Parlamento”.

“Propongo il trasferimento immediato delle funzioni amministrative per le quali non occorre individuare i Lep e che non comportano il trasferimento delle risorse. Penso abbiano profondamente ragione le Regioni e gli enti locali quando chiedono al governo di velocizzare l’iter di molti processi amministrativi”.

Comunque è fondamentale il processo di definizione dei Lep “perchè proprio questa emergenza sanitaria ha messo in evidenza una colpa atavica, che dopo vent’anni non è più tollerabile che i Lep non siano stati definiti ed è responsabilità di tutti noi non far terminare il lavoro in corso in Parlamento senza averli definiti”.

Infine “la novità del Recovery – evidenzia Boccia – ha accelerato molte riflessioni, ha cambiato la prospettiva: prima si sapeva che le diseguaglianze dovevano essere affrontate con fondi straordinari, ora con 209 miliardi c’è una occasione storica che responsabilizza il Paese”.

30 settembre 2020

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