Rassegna Stampa

02 ottobre 2019

Autonomia differenziale

Boccia, entro novembre si conclude giro d’ascolto Regioni

Fonte: regioni.it

“Nei prossimi 40 giorni, entro i primi 15 giorni di Novembre, intendo concludere il giro di tutte le Regioni”. Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione sull’Autonomia differenziata in commissione parlamentare per le Questioni regionali.

Boccia auspica una cornice unica e che tutte le Regioni richiedano l’autonomia differenziata: “sarebbe più opportuno, omogeneo e organico”. “Per attuare l’autonomia differenziata – spiega il Ministro – è opportuno non dimenticare la Costituzione. Il governo propone al Parlamento una cornice unica nazionale che prevede un capovolgimento dell’impostazione con cui è partito il governo precedente”.

“Costruiamo una cornice unica, condizionata dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. I tecnici del Mef ci diranno se siamo in grado di farlo in tempi stretti, altrimenti valuteremo la partenza attraverso i fabbisogni”.

“Con Zaia ho trovato un approccio molto costruttivo, l’impostazione originaria dell’Emilia-Romgana prevede molte più funzioni amministrative. Penso che il combinato disposto Emilia-Veneto sia un’eccellente soluzione. La Lombardia ha invece una posizione troppo netta sulla scuola”.

“Se prima si partiva dalle funzioni- osserva Boccia – in base alla spesa storica, per poi passare dopo un anno ai fabbisogni e dopo tre ai Lep, ora noi proponiamo di partire dai Livelli essenziali delle prestazioni”.

“Noi l’autonomia differenziata, che è diversa da quella speciale, la vogliamo davvero. La cornice unitaria ci serve per tenere dentro tutti, anche il Sud”, sostiene Boccia. “L’obiettivo è quello di partire nel più breve tempo possibile ma facendo le cose in modo per bene. Abbiamo buttato via 15 mesi. Ora riprendiamo le cose buone fatte. Vorrei provare a riprendere un minimo di dialogo ma nel rispetto della Costituzione”.

Infine Boccia rileva un numero eccessivo di leggi regionali impugnate: “su circa 800-900 provvedimenti siamo arrivati a circa 100-120 leggi impugnate. Non possiamo sottoporre cittadini e imprese a un continuo stop and go. Quindi nel ddl “collegato alla manovra – conclude – “vorrei insieme studiassimo una norma per diminuire le controversie tra Stato e Regioni, una norma conciliazione”.

02 ottobre 2019

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