Rassegna Stampa

06 gennaio 2023

Autonomia: spacca il paese o no? Cosa c’è da sapere sulla riforma

Fonte: ilsole24ore.com

La cabina di regia sui livelli essenziali di assistenza, prevista dalla manovra, entro un anno predisporrà i Dpcm che definiranno i livelli essenziali delle prestazioni nelle materie che potranno traslocare dal centro alle regioni

Da un lato il disegno di legge, già trasmesso a Palazzo Chigi, dall’altro la cabina di regia sui livelli essenziali di assistenza, prevista dalla manovra, che potrebbe essere operativa già entro un mese. Il lavoro sull’autonomia differenziata «può finalmente entrare nel vivo», esulta Roberto Calderoli. Il testo trasmesso alla presidenza del Consiglio per Calderoli riprende le indicazioni delle Regioni e le «riflessioni nate dal primo confronto in Parlamento e con gli altri interlocutori». La speranza del ministro leghista è che la legge possa uscire dal Consiglio dei ministri con approvazione preliminare e quindi venga mandata in Conferenza unificata nel mese di gennaio e che per gennaio possa essere approvata come proposta di legge, per poi essere discussa dal Parlamento».

Calderoli: non spacchiamo l’Italia
La Lega vorrebbe andare di corsa sull’autonomia, anche se lo stesso Calderoli, continua a lanciare rassicurazioni di non avere alcuna intenzione di «spaccare il paese» con il trasferimento di funzioni e risorse alle Regioni del Nord. E sfrutta il treno della legge di bilancio per spingere la definizione dei «livelli essenziali delle prestazioni» (Lep), cioè la misura minima dei servizi pubblici da garantire in tutta Italia. La norma studiata al ministero per gli Affari regionali e le Autonomie crea a palazzo Chigi una Cabina di regia sui Lep, che entro un anno predisporrà i Dpcm che definiranno i livelli essenziali delle prestazioni e i relativi costi e fabbisogni standard nelle materie che possono traslocare dal centro alle regioni con l’autonomia differenziata in base all’articolo 116, terzo comma della Costituzione. Quanto ai tempi, i primi trasferimenti arriveranno a gennaio 2024. Il tutto d’intesa con la Conferenza Unificata e con il parere parlamentare.

06 gennaio 2023

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