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Il presidente del Comitato di settore in risposta a un tweet FVM

“Per il terzo anno consecutivo la Conferenza delle Regioni ha trovato un accordo per il riparto del Fondo Sanitario in tempi brevi. Si tratta per il 2018 di 110,1 miliardi, quasi un miliardo in più rispetto al 2017”. Lo ha dichiarato il Presidente, Stefano Bonaccini, commentando l’esito della Conferenza delle Regioni e province autonome che si è riunita oggi. Una cifra che sommando ulteriori riparti successivi – relativi a obiettivi di piano e piccoli fondi vincolati - raggiunge, per il 2018, poco meno di 113,4 miliardi.

L’invio dell’atto integrativo per il rinnovo del contratto del comparto sanità è solo il primo atto. Le Regioni hanno infatti condiviso la necessità di procedere con rapidità anche per il contratto della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie.

Il Comitato di settore procederà già la prossima settimana ad approvare l’atto integrativo, quasi in contemporanea con l’apertura del Tavolo contrattuale previsto per il 20 febbraio prossimo. 

Le Organizzazioni sindacali della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria hanno richiesto al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, e al Coordinatore Assessori Regionali alla Sanità, Antonio Saitta, un incontro urgente per un confronto sul documento relativo al fabbisogno di dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti, per assicurare, come da impegni assunti, il coinvolgimento delle OOSS nel costruire una metodologia di determinazione di tale fabbisogno adeguata alle peculiarità delle attività e delle prestazioni sanitarie e rispettosa della normativa vigente.

Massimo Garavaglia, Assessore all'Economia in Regione Lombardia, Coordinatore della Commissione Affari Finanziari delle Regioni e Presidente del Comitato di Settore Regioni Sanità, ha commentato, con un tweet il comunicato stampa FVM con cui il Presidente, Aldo Grasselli ha lanciato la proposta di un "Contratto ponte" da attuare subito, con le poche risorse disponibili da distribuire sulle parti fisse degli stipendi, per entrare l'anno prossimo nel merito del vero contratto normativo ed economico 2019/202.