Rassegna Stampa
06 settembre 2020
Coronavirus, è definitivo: le cure per l’ipertensione non vanno interrotte
Fonte: Corriere.it
Un nuovo importante studio condotto in Brasile dimostra che i farmaci antipertensivi non favoriscono la diffusione di Sars-CoV-2 nell’organismo del paziente
Il messaggio è chiaro e, si può dire, praticamente definitivo: le persone che seguono una terapia antipertensiva non devono interromperla anche se si ammalano di Covid-19. Lo dimostra un importante studio appena presentato all’Esc, il Congresso della Società Europea di Cardiologia, quest’anno una “digital experience”, come l’hanno definito gli organizzatori. Cioè tutto virtuale.
Ace-inibitori e sartani
C’era stato un allarme, nei primi mesi di epidemia, per le persone in trattamento con antipertensivi (e in particolare con gli Ace-inibitori e/o con antagonisti del recettore dell’angiotensina II, i cosiddetti sartani). Quali erano i presupposti di questo allarme? Il primo: si era osservato, negli animali da esperimento, che il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) utilizza i recettori Ace2 per infettare le cellule. E questi Ace2 risultano aumentati nelle persone che fanno uso di Ace-inibitori e sartani. Quindi si era avanzata l’ipotesi che questi farmaci potessero favorire la diffusione del virus. Secondo punto: alcuni clinici cinesi, all’inizio dell’epidemia a Wuhan, avevano suggerito che l’ipertensione arteriosa poteva rappresentare un fattore di rischio indipendente capace di aumentare la mortalità nei pazienti affetti da Covid.