Rassegna Stampa
09 maggio 2020
Conte sull’Europa: “Basta approccio minimalista. Pensiamo ai giovani”
Fonte: euractiv.it
L’azione da 1,1 trilioni di euro della BCE e la deroga ai limiti nell’acquisto di titoli di Stato di un singolo Paese sono una protezione per il debito pubblico italiano. Dimostra che insieme siamo più forti e che nessuno Stato membro può fare da solo? Cosa direbbe a chi in Italia propone l’uscita dall’euro?
La BCE sta agendo non a protezione di singoli stati, ma per garantire stabilità finanziaria e corretto funzionamento della politica monetaria nella zona euro. Tutti i paesi membri si avvantaggiano della sua azione. Ritrovarsi nel sistema dell’euro ha contribuito a proteggere i nostri risparmi e a mettere al riparo l’Italia dalla speculazione finanziaria.
È però giusto osservare che la politica monetaria è una delle gambe su cui ci possiamo poggiare. L’Unione monetaria comporta un legame ancora più stretto tra i paesi membri rispetto alla UE, quindi dobbiamo necessariamente agire in maniera coordinata, anche sul piano delle politiche di bilancio. La divergenza tra le economie nazionali, già elevata, rappresenta un rischio per il funzionamento del mercato comune e uno ancora più forte per la gestione della politica monetaria. Se la risposta fiscale alla pandemia non sarà equa per tutti, rischiamo effetti assai pericolosi. La politica monetaria ha dato una prima, forte risposta. Ora devono fare altrettanto la Commissione europea e i paesi membri.