Rassegna Stampa

15 aprile 2020

Coronavirus, Trump sospende i finanziamenti all’Oms

Fonte: Ansa

Donald Trump sospende i finanziamenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo annuncia Trump criticando duramente l’Organizzazione che ha “fallito nell’ottenere tempestive informazioni sul coronavirus”. I finanziamenti americani all’Oms saranno sospesi mentre l’amministrazione conduce un esame su come l’Organizzazione ha gestito il coronavirus, spiega Trump mettendo in evidenza che i contribuenti americani versano all’Oms fra i 400 e i 500 milioni di dollari l’anno. La Cina contribuisce con circa 40 milioni, aggiunge Trump precisando che gli Stati Uniti “nutrono forti dubbi sul fatto che la generosità americana sia stata messa a buon uso”.

Negli Stati Uniti sono 2.228 i morti nelle ultime 24 ore, secondo i dati della John Hopkins University. I casi superano i 600.000: sono precisamente 602.989 mentre le vittime sono 25.575.

“L’Oms – afferma ancora il presidente Usa – ha dato informazioni false sul coronavirus: i suoi ritardi sono costati vite umane”, sottolineando che l’epidemia poteva essere contenuta. I piani per la riapertura del Paese sono in via di finalizzazione: “Parlerò a breve con i governatori e autorizzerò ognuno di loro ad attuare il piano per riaprire” a seconda delle particolarità dei singoli Stati. “Alcuni stati potrebbero riaprire prima dell’1 maggio”.

“Nel mezzo di una pandemia globale – critica il Democratic National Committee – Trump vuole fermare i finanziamenti all’organizzazione incaricata di combattere le pandemie. Trump è pronto a mettere la salute a rischio per cercare di scaricare la colpa dei suoi fallimenti” su altri. “Con la sua “incompetente reazione” alla crisi del coronavirus “è un disastro che mette a rischio le vite degli americani. E’ debole, un leader scarso che non si assume responsabilità. Un debole che scarica le colpe” sugli altri. Le parole della speaker della Camera, Nancy Pelosi, in una lettera inviata ai democratici alla Camera. “Non è il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell’Oms o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il coronavirus”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.”Ora è il momento dell’unità – ha aggiunto – e perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare questo virus e le sue conseguenze dirompenti”.

COREA DEL SUD. La Corea del Sud ha registrato 27 nuovi casi di Covid-19, confermando gli stessi numeri di lunedì: con i 25 di domenica, i contagi sono sotto quota 30 da 3 giorni di fila, ha rilevato il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), secondo cui ci sono altri 3 decessi, a 225. Le infezioni totali si sono portate a 10.591, a fronte di 7.616 guarigioni.Le autorità sanitarie hanno messo in guardia dai rischi legati ai focolai, anche piccoli, rilevabili nelle chiese e negli ospedali. Quanto ai contagi di ritorno, i casi accertati ieri sono stati quattro, tutti accertati agli ingressi di frontiera, facendo salire il totale a 955. Per abbattere le infezioni, il governo di Seul ha deciso di varare rigide misure di distanziamento sociale della durata di 14 giorni, estese di altre due settimane fino al 19 aprile. Nel frattempo, i test effettuati sul contagio sono saliti a 534.552 unità.

CINA. La Cina ha avuto martedì 46 nuovi casi di infezioni da Covid-19, di cui 36 importati e 10 interni, relativi alle province di Heilongjiang (8) e Guangdong (2). La Commissione sanitaria nazionale (Nhc), negli aggiornamenti quotidiani, ha segnalato anche un nuovo decesso nell’Hubei, la provincia epicentro della pandemia, per un totale di 3.342. I casi importati sono saliti a 1.500 unità, di cui 596 risoltisi con la dimissione dagli ospedali dopo la guarizione e 904 ancora in cura, mentre sono 45 pazienti in gravi condizioni. Il totale delle infezioni si è portato a 82.295 unità, mentre il tasso di guarigione è salito al 94,5% grazie alle 77.816 persone che hanno superato il virus. Gli asintomatici accertati ieri sono stati 57, di cui tre importati: il totale è salito a 1.023, di cui 228 provenienti dall’estero, e tutti restano ancora sotto stretta osservazione medica.

15 aprile 2020

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