Rassegna Stampa
01 aprile 2020
Positivi e tamponi: che succede se si prova a normalizzare il dato?
Fonte: ilsole24ore.com
Calcolare i casi positivi ogni cento tamponi effettuati. Tra dati che, per stessa ammissione della Protezione civile, restituiscono un quadro parziale dell’epidemia di Covid-19, giornate in cui le informazioni giungono in forma incompleta e modelli di previsioni di un picco che non fa che spostarsi ogni giorno più in là, più che una notizia questo è un tentativo di mettere ordine. Ovvero di normalizzare un fenomeno complesso da misurare perché tante sono le variabili in gioco.
Un tentativo che, prima ancora di cominciare, deve ammettere i suoi limiti, legati al fatto che alla stessa persona viene effettuato più di un tampone. Ed è quindi impossibile, per come è strutturato il dataset fornito dalla Protezione civile, individuare il numero effettivo degli individui “tamponati”. Altro elemento problematico, il fatto che non sempre i dati sono arrivati con regolarità dalle regioni alla Prociv e quindi capita che vi siano giornate con valori negativi. Pur con questi limiti, Infodata ha scelto di calcolare regione per regione, giorno per giorno, a quanto ammonti il numero dei contagi per ogni cento esami diagnostici eseguiti. Il risultato è questo: