Rassegna Stampa

19 marzo 2020

Coronavirus: studio, non creato in laboratorio, origini naturali

Fonte: Agi

Dimenticate le teorie complottiste. Arriva una nuova conferma sulle origini naturali del coronavirus Sars-Cov2.  Uno studio internazionale – condotto dalla Scripps Research, dalla Tulane University, dall’Università di Sydney, dall’Università di Edimburgo e dalla Columbia University – ha concluso che non ci sono prove che il virus sia stato prodotto in laboratorio o progettato in altro modo.

“Confrontando i dati disponibili sulla sequenza del genoma per ceppi di coronavirus noti, possiamo stabilire con certezza che la Sars-Cov-2 ha avuto origine attraverso processi naturali”, dice Kristian Andersen, professore associato di immunologia e microbiologia alla Scripps Research, tra gli autori dello studio. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno utilizzato i dati del sequenziamento del genoma di Sars-Cov-2 concentrandosi su diverse caratteristiche. In particolare, si sono concentrati su due importanti caratteristiche della proteina spike: il receptor-binding domain (RBD), una specie di uncino che si aggrappa alle cellule ospiti e il sito di scissione, un meccanismo che consente al virus di aprire le cellule ospiti e penetrarvi dentro. Il legame tra RBD e ACE è fondamentale per iniziare l’infezione. Un’unione perfetta che può essere solo il risultato si una selezione naturale non il prodotto dell’ingegneria genetica. Un’altra prova dell’evoluzione naturale arriva dai dati sulla struttura molecolare complessiva del Sars-Cov-2. Gli scienziati evidenziano che “se qualcuno avesse cercato di ingegnerizzare un nuovo coronavirus come patogeno, lo avrebbe costruito dalla struttura portante di un virus noto per causare malattie”. Ma gli scienziati hanno scoperto che la struttura portante del Sars-Cov-2 differiva sostanzialmente da quella dei coronavirus già noti e assomigliava per lo più a “virus correlati trovati nei pipistrelli e nei pangolini”.

“Queste due caratteristiche del virus, le mutazioni nella porzione RBD della proteina spike e la sua distinta struttura portante, escludono la manipolazione di laboratorio come una potenziale origine per Sars-Cov-2″, conclude Andersen.

19 marzo 2020

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