Rassegna Stampa

25 marzo 2020

Coronavirus: no-vax e complotti, Patto scienza contro Montanari

Fonte: Agi

L’ associazione “Patto Trasversale per la Scienza”, presieduta dall’epidemiologo Pierluigi Lopalco, ha presentato alle Procure di Modena e Ancona un esposto penale contro il farmacologo Stefano Montanari, “per le gravi affermazioni sulla diffusione del SARS-CoV-2 e della malattia COVID 19 e per le tesi complottistiche anti-vaccinali, contenute in vari video ed interviste allo stesso”.

In particolare, in alcuni video del 14, 17 e 19 marzo scorsi, presenti su varie pagine YouTube e sul canale Byoblu, che hanno avuto milioni di visualizzazioni, Montanari afferma, tra le altre cose, che: “Il coronavirus 19 è un virus nato in un laboratorio cinese ed ha una capacità di indurre malattia tutto sommato abbastanza scarsa però è molto infettivo cioè riesce a trasmettersi da individuo a individuo con molta facilità pur non causando grossi problemi”.  “Non siamo di fronte a nessuna epidemia ed il virus arriva o per errore o per una manipolazione, arriva da un laboratorio. È un virus artificiale… questo virus che tutto sommato relativamente innocuo io posso modificarlo e farlo diventare cattivo” “Se questo coronavirus è così poco cattivo come mai tutto questo cancan? Come mai tutto questo blocco del mondo? Come mai siamo tutti i reclusi in casa? Come mai siamo costretti a non andare più a fare la spesa se non facendo lunghe file uno alla volta nel supermercato? Ristoranti, bar chiusi, teatri, cinema chiusi. Non si va più a lavorare, l’economia va a scatafascio il motivo è semplicissimo: si bloccherà tutto il mondo con una epidemia inesistente, per un patogeno fasullo”. E ancora: “Quel vaccino sarà una truffa colossale, una truffa multimiliardaria attraverso cui potranno iniettare a chiunque qualunque cosa, noi non sappiamo che cosa inietteranno perché non ci sono controlli, perché non ci sono sperimentazioni, come non ci sono in nessun vaccino e non ci saranno neanche per questo perché è tecnicamente impossibile. Quindi noi siamo semplicemente carne da macello, noi siamo vittime di una truffa colossale e purtroppo medici, media e politici sono tutti coinvolti”.

“Alla luce di queste affermazioni e di molte altre con stessi toni e contenuti – scrivono gli scienziati – ampiamente diffuse sui social e dal canale Byoblu, e visti anche l’appeal e la credibilità di cui lo stesso Montanari gode per le sue tesi anti-vacciniste, il Patto Trasversale per la Scienza chiede all’Autorità Giudiziaria di accertare se sussistano i presupposti di illeciti penali in questi video ed in particolare l’ipotesi di pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico (Articolo 656 del Codice Penale).

La voce di Montanari, oltre a generare confusione e disinformazione tra i cittadini, andando nella direzione contraria a quella indicata dalle Istituzioni sanitarie nazionali ed internazionali, oltre ad essere priva di ogni fondamento scientifico, può portare a comportamenti illegali e pericolosi da parte dei cittadini, spinti ad uscire di casa o sottovalutare la pandemia.

Le affermazioni di Montanari assumono ancora maggior gravità poiché si tratta di un farmacologo e di un divulgatore scientifico considerato autorevole da parte della popolazione”. Il Patto Trasversale per la Scienza, associazione che riunisce i principali ricercatori, clinici, divulgatori italiani, “e che -tra gli altri- ha il fine di combattere disinformazione e ciarlatani in ambito medico scientifico, a tutela della salute delle persone, ritiene, ancora una volta, che, data la tragicità del momento che stiamo vivendo, sia necessario proteggere i cittadini da ogni informazione falsa, esagerata, tendenziosa o non scientificamente provata, che possa spingerli a comportamenti pericolosi rispetto alla pandemia.

“Ce lo aspettavamo che i guru degli antivaccinisti si sarebbero riciclati – sottolinea Lopalco – buttandosi a pesce su teorie complottiste legate alla diffusione dell’epidemia di COVID19. La disinformazione, come per i vaccini, anche in questo caso può fare vittime. Non ce lo possiamo permettere. Porteremo avanti come PTS il nostro ruolo di vigilanza a tutela dei cittadini e della buona informazione scientifica”.

25 marzo 2020

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