Rassegna Stampa
17 settembre 2019
Pubblico impiego
Dietrofront sulle impronte digitali: «Sistema invasivo»
Fonte: ilmessaggero.it
Era stato il provvedimento bandiera del precedente ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno. Adesso il suo successore, la grillina Fabiana Dadone, sarebbe pronta ad archiviarlo. La lotta ai furbetti del cartellino, i dipendenti pubblici che timbrano la loro presenza in ufficio ma poi marinano il lavoro, non passerà per la rilevazione delle impronte digitali. L’intenzione del neo ministro sarebbe quella di verificare l’effettiva presenza al lavoro utilizzando l’innovazione tecnologica, ma con strumenti meno criminalizzanti.
Il decreto attuativo emanato dalla Bongiorno per attuare i controlli biometrici dei dipendenti statali sarà dunque modificato.
L’idea sarebbe comunque quella di attendere l’opinione del garante della Privacy al quale è stato inviato il decreto Bongiorno. Anche tenendo conto dei rilievi che arriveranno dagli uffici di Antonello Soro, si deciderà come procedere. Ieri il ministro Dadone ha affidato ad un lungo post su Facebook la sua prima uscita pubblica. Dadone ha garantito che con i furbetti sarà comunque «inflessibile», ma ha anche sottolineato che «non servono riforme draconiane, progetti palingenetici come quelli concepiti in passato – ha scritto il ministro – né atteggiamenti inutilmente punitivi che finiscono per frustrare anche chi lavora bene. È meglio promuovere buone pratiche e ragionare su interventi mirati».