Rassegna Stampa

11 settembre 2019

Manovra

Stop all’Iva e tagli limitati al cuneo

Fonte: ilmessaggero.it

In vista della prossima manovra di bilancio, il governo avrebbe fatto la sua prima scelta. Nel suo discorso sulla fiducia, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha indicato la rotta al neo ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. «La sfida più rilevante, per quest’anno», ha detto Conte, «sarà evitare l’aumento automatico dell’ Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale».

Tutti i soldi a disposizione saranno utilizzati per evitare gli aumenti automatici dal prossimo primo gennaio dal 22% al 25,2% e dal 10% al 13% delle aliquote Iva. Un’operazione dai costi elevatissimi per le casse pubbliche: 23 miliardi di euro il prossimo anno, 29 miliardi nel 2021.

Di tutti i piani di riduzione fiscale resta in piedi soltanto «l’avvio» della riduzione del cuneo fiscale, le tasse che gravano sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Il Partito Democratico ha un progetto pronto su questo. Prevede l’introduzione di una detrazione sul lavoro dipendente di 1.500 euro l’anno che si tradurrebbe in 125 euro netti di aumento mensili per i redditi da 8 mila a 35 mila euro. Per chi guadagna meno di 8 mila euro, i cosiddetti incapienti, ci sarebbe una sorta di bonus, un assegno versato dallo Stato calcolato in percentuale in base al reddito. Per chi è sopra i 35 mila euro ci sarebbe una detrazione inferiore ai 1.500 euro decrescente fino a 55 mila euro. Dopo i 55 mila euro non si avrebbe diritto a nulla. Questo progetto costa 25 miliardi di euro, che scendono a 15 miliardi assorbendo i 10 miliardi del bonus Renzi da 80 euro che verrebbero inglobati dall’aumento di 125 euro mensili.

11 settembre 2019

Condividi: