Rassegna Stampa
04 settembre 2019
Ministero della salute
Giulia Grillo, essere ministro è stato un privilegio
Fonte: Agi
“Grazie di cuore per tutti i messaggi che mi state inviando. Essere ministro è stato un privilegio, ho lavorato duramente e con passione per farlo al meglio. Qualche volta posso dire di aver portato soluzioni e cambiamento, altre volte di aver fatto comunque il mio dovere con onestà intellettuale e rigore morale”. Lo scrive su Facebook l’ex ministro della Salute, Giulia Grillo. “Ringrazio – aggiunge – chi è stato con me in questi lunghi mesi spesso in salita, condividendo le ansie e gli entusiasmi. Grazie a colleghi e amici del Movimento 5 Stelle e a tutti coloro che hanno reso questi 14 mesi indimenticabili”.
Nel post su Facebook, Giulia Grillo sottolinea: “Il rilancio della sanità pubblica, la difesa e la valorizzazione del nostro Sistema sanitario, il diritto alla salute di tutti, nessuno escluso, sono stati la mia unica bussola. Il lavoro da compiere per un ministro della Salute è immane ed entusiasmante e sono felice di non essermi mai sottratta. Per questo ringrazio – scrive sul social – la mia famiglia che ho trascurato, ora passerò un pò più di tempo con mio figlio Andrea e con il mio compagno Gianluca. Faccio un grande in bocca al lupo al Presidente Conte e al nuovo ministro della Salute, Roberto Speranza, sicura che agiranno per il bene dell’Italia, e per tutelare il nostro prezioso servizio sanitario nazionale, la più grande infrastruttura del nostro Paese”. Per Grillo “è stato un anno incredibile. Ho guardato da vicino cosa significa essere dalla parte dei pazienti, nelle corsie e negli ambulatori, nei pronto soccorso, nelle strutture d’eccellenza e in quelle più piccole ma indispensabili. Ho stretto migliaia di mani, incontrato occhi curiosi e a volte severi, ho parlato a esperti, alle più alte istituzioni e ai pazienti, alle loro famiglie, a chi mi chiedeva un’attenzione anche di pochi istanti. Sono una persona più ricca, perché ora so che dietro alla parola salute c’è un mondo. Un universo di professionisti, di lavoratori che vanno avanti nonostante tutto. Un esercito di precari, di studenti, di volontari. E poi ci sono – conclude Grillo – le persone che soffrono, la loro dignità, il loro sorriso timido, l’urgenza di farsi ascoltare”.