Rassegna Stampa

17 giugno 2019

Governo

Contratti a termine, la Lega all’attacco del decreto dignità

Fonte: ilmessaggero.it

Si apre un altro fronte di attacco da parte della Lega verso l’alleato Cinquestelle. Stavolta il terreno di scontro sarà l’introduzione di modifiche al decreto Dignità, in particolare per la parte che riguarda i contratti a termine. È pronta una proposta di legge elaborata dai deputati del Carroccio (prima firmataria Elena Murelli) che ha come obiettivo quello di togliere alcuni paletti al rinnovo dei contratti a termine, rendendo meno arduo il discorso sulle causali, attraverso la possibilità di introdurne di nuove con la contrattazione collettiva.

Il decreto Dignità, in vigore dallo scorso 14 luglio, infatti oltre ad accorciare di un anno la durata massima dei contratti a termine (da 36 mesi a 24), a limitare il numero delle proroghe (da 5 a 4), a prevedere un costo maggiore con lo 0,5% in più di contributi (aggiuntivo rispetto all’1,4% già previsto dalla legge Fornero), ha anche reintrodotto le causali, ovvero l’obbligo per l’azienda nel caso di rinnovo dopo i primi 12 mesi di motivare le ragioni per cui quel rinnovo è indispensabile. La causale deve essere sempre indicata per iscritto nel contratto e deve rientrare in una delle tre tipologie previste dallo stesso decreto: esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività dell’impresa; sostituzione di altri lavoratori; incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria.

Se il contratto a termine supera i 12 mesi e la causale non viene indicata, allora il rinnovo è automatico a tempo indeterminato.

17 giugno 2019

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