Rassegna Stampa
20 novembre 2018
Previdenza
Pensioni, da quota 100 ai precoci: la corsa all’esodo può liberare 620mila posti di lavoro
Fonte: ilsole24ore.com
Due milioni di pensionamenti a un’età media appena inferiore ai 60 anni e un assegno mensile attorno ai duemila euro lordi. Questa è stata l’anzianità previdenziale Inps degli ultimi dieci anni. Un flusso di uscite costante dal mercato su una media di circa 200mila lavoratori l’anno tutto compreso: dipendenti privati, parasubordinati e pubblico impiego. Con oscillazioni al ribasso negli anni immediatamente successivi alla riforma Fornero e il ritorno sopra la media lo scorso anno con 224.329 nuovi assegni liquidati.
Quel flusso contiene tutti i pensionamenti anticipati rispetto alla vecchiaia, quelli cioè con i requisiti dei 42 anni e 10 mesi dell’anno scorso per risalire ai “quotisti” con 35 anni minimi degli anni passati, senza dimenticare l’ondata recente dei cosiddetti “esodati” che hanno ottenuto una delle otto salvaguardie post riforma 2011. Si tratta dei pensionati più fortunati, quelli con carriere senza buchi di versamenti e assegni calcolati con il vecchio metodo retributivo, nel quale la pensione annua lorda si calcola moltiplicando gli anni di anzianità per l’ultima retribuzione annua lorda e per un tasso di rendimento al 2 per cento.