Rassegna Stampa

28 aprile 2025

Pubblica amministrazione: il cortocircuito della formazione obbligatoria nella sanità

Fonte: ilsole24ore.com

Il provvedimento introduce l’obbligo di almeno 40 ore annue di formazione per tutti i dipendenti pubblici ma non accenna mai al Ssn

Esiste una costante e irrazionale cesura tra il concetto indistinto di Pubblica amministrazione e la sanità, presente in modo evidente nel decreto PA in conversione. Un ulteriore esempio, è la Direttiva del ministro Zangrillo del 14 gennaio 2025, che introduce asseritamente l’obbligo di almeno 40 ore annue di formazione per tutti i dipendenti pubblici. Nelle aziende sanitarie si sono generate alcune perplessità riguardo ai contenuti della Direttiva, a cominciare da un punto pregiudiziale, cioè se il documento sia rivolto “anche” alle aziende ed enti del Ssn.

La formazione già trattata nel contratto nazionale
La Direttiva in questione riguarda la formazione ma gli aspetti trattati diffusamente nel documento erano in realtà già presenti nel CCNL del 2.11.2022, dove gli artt. 64-67 disciplinano i tratti salienti della formazione: i principi generali, le nuove competenze, i piani della formazione del personale, le metodologie innovative, la distinzione tra formazione obbligatoria e facoltativa, gli oneri finanziari impegnati. La vera differenza è che la Direttiva quantifica l’impegno formativo, portandolo a 40 ore dalle 24 ore della precedente Direttiva del 2023, e ponendolo a carico del dirigente nell’ambito dei propri obiettivi di performance individuale cui è correlata la attribuzione della retribuzione di risultato.

28 aprile 2025

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