Rassegna Stampa

22 gennaio 2025

Sanità, un infortunio su 10 deriva da un’aggressione

Fonte: italiaoggi.it

I numeri nel report Inail. Nel 2023 sono stati 2.500 i casi di infortunio da aggressione contro il personale sanitario. Ostetriche e infermieri i più esposti agli incidenti

Il 10% degli infortuni sul lavoro nella sanità deriva da un’aggressione, il triplo di quanto registrato nella gestione industria e servizi. A sancirlo è l’Inail, nel periodico statistico dedicato agli infortuni e alle malattie professionali del personale sanitario. Lo studio contiene anche un approfondimento sulle recenti iniziative legislative per contrastare il fenomeno delle aggressioni, oltre a quelle indirizzate alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione a sostanze cancerogene.

La sanità in Italia
Nel 2023, fanno sapere dall’Inail, i lavoratori della sanità erano 1.760.591, pari a oltre il 9% di tutti quelli dell’industria e servizi, impiegati in 94.222 aziende. Nello stesso anno, gli infortuni sul lavoro denunciati sono stati oltre 55mila, il 12% del totale dell’industria e servizi.

Un infortunio su dieci deriva da un’aggressione
Come si legge nello studio, la sanità «è uno dei settori più colpiti dal grave fenomeno delle aggressioni sul lavoro». Un fenomeno, tra l’altro, in crescita: «i circa 2.500 infortuni da aggressione del 2023 sono in aumento di quasi il 3% rispetto al 2022 (a sua volta in crescita del 15,9% rispetto al 2021), pur restando ancora al di sotto dei 2.875 registrati nel 2019». Una situazione che, come detto, sta avendo un forte impatto sui numeri Inail: «tra gli infortuni del 2023 accertati positivamente in occasione di lavoro e adeguatamente codificati per causa o circostanza, nella sanità e assistenza sociale quelli per aggressione sono ben uno su dieci, il triplo di quanto registrato nell’intera gestione industria e servizi».

22 gennaio 2025

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