Rassegna Stampa

08 gennaio 2025

Calderoli, autonomia differenziata potenzia l’efficienza nell’erogazione delle cure

Fonte: Radiocor Plus

«Non si vede come l’autonomia differenziata possa mettere a repentaglio la raccolta e gestione dei dati o l’unitarietà del diritto alla tutela della salute, così come declinato attraverso i Lea. Al contrario, l’autonomia differenziata rappresenta un potenziamento delle facoltà delle regioni di modulare la propria organizzazione dei servizi sanitari nel rispetto degli stessi Lea che sono determinati a livello statale, con l’obiettivo di una maggiore efficienza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie». Così il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, in risposta al question time alla Camera. Quanto in particolare all’editoriale comparso nei giorni scorsi sulla rivista scientifica ’The Lancet’ in merito a una babele nella raccolta e impiego dei dati di tutela della salute in Italia, Calderoli ha sottolineato come «in base alla Costituzione il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale spetta esclusivamente allo Stato e, come tale, non può costituire oggetto di autonomia differenziata». Mentre «quanto alle disparità tra le Regioni nella ripartizione della spesa sanitaria – ha detto – l’editoriale trascura i meccanismi di riparto del fabbisogno sanitario nazionale, peraltro oggetto di intesa tra lo Stato e tutte le Regioni. In tal senso, da un lato, il riferimento alle Regioni benchmark nella determinazione dei fabbisogni regionali di per sé presuppone una confrontabilità tra le situazioni regionali e costituisce una spinta per una maggiore efficienza. Dall’altro, dal 2023, al criterio della popolazione, che tiene conto anche dell’influenza dell’età sui consumi sanitari, sono stati affiancati i parametri della mortalità e alcuni indicatori delle condizioni socioeconomiche.

08 gennaio 2025

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