Rassegna Stampa
16 settembre 2024
Anche quest’anno per la sanità ci sono pochi soldi
Fonte: ilpost.it
Il governo non sembra intenzionato a stanziare le risorse chieste dal ministero della Salute, il che rende proibitivo affrontare il problema delle liste d’attesa
Nelle scorse settimane il ministro della Salute Orazio Schillaci ha segnalato in vario modo l’urgenza di ottenere nuovi e più consistenti finanziamenti per il suo ministero. Lo ha fatto pubblicamente, durante un evento di Fratelli d’Italia ad Ascoli Piceno, intervenendo nel dibattito intorno alla nuova legge di bilancio con cui il governo dovrà stabilire come utilizzare i soldi pubblici nel prossimo anno; e lo ha fatto anche in maniera riservata, discutendone direttamente col ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. I collaboratori di Schillaci hanno poi spiegato che il confronto è ancora in corso: al momento, a fronte di una richiesta di almeno 5 miliardi da parte del ministro della Salute, Giorgetti ha lasciato intendere che sarà difficile stanziarne più di due.
Il contesto finanziario non è ottimale per l’Italia: il governo ha poche risorse da gestire e deve rispettare rigidi parametri europei che impongono di ridurre la spesa pubblica e il disavanzo nel bilancio. In questo margine di manovra molto ristretto le priorità d’intervento indicate da Giorgetti stesso e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono la conferma del taglio alle tasse per i lavoratori dipendenti (il cosiddetto cuneo fiscale), e delle misure a sostegno delle famiglie numerose e in favore della natalità. Appare difficile, dunque, che Schillaci possa davvero ottenere le risorse che chiede, anche se al momento non ci sono certezze e non si sa bene che scelte farà il governo. È chiaro, invece, che l’effettivo finanziamento della sanità risulta nel complesso al di sotto di quello che lo stesso governo riterrebbe necessario, e si nota la distanza tra l’enfasi che la maggioranza di destra pone sulla necessità di sostenere il sistema sanitario e le risorse che concretamente riesce a metterci per farlo.