Rassegna Stampa

04 giugno 2024

Liste d’attesa/ Schillaci spiega il Piano e alle Regioni dice: ciascuno faccia la sua parte. Dal Mef 250 milioni per defiscalizzare le ore in più

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

«Le due principali novità sono la possibilità per i cittadini di usufruire delle prestazioni nel privato convenzionato o presso la libera professione di cui necessitano se nel Ssn non possono averle nei tempi previsti e in ambito Ssn. E l’abolizione del tetto di spesa per il personale sanitario, che esiste da 20 anni e che nessuno ha mai cancellato, a partire da gennaio 2025 ma con la possibilità per le Regioni di innalzarlo dal 10% attuale al 15% già nel 2024». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel presentare il decreto legge per la riduzione delle liste d’attesa licenziato dal Consiglio dei ministri, insieme a un più ampio disegno di legge in 15 articoli. In particolare, l’abolizione dal 2025 del tetto sul personale coinciderà con la piena applicazione delle nuove regole sulla valutazione puntuale del fabbisogno di personale. «Si dà mandato al direttore generale dell’azienda di verificare che i tempi siano rispettati. Attiviamo un sistema di monitoraggio con un organismo di verifica e controllo che dipende dal ministero della Salute», e che ha la finalità in particolare di effettuare dei check, ha detto Schillaci. Che con il decreto legge dà il via anche a un «Cup regionale o interregionale unico dove confluiranno anche le agende del privato convenzionato, che dovrà mettere a disposizione le prestazioni e anche con questo avremo una riduzione delle liste». I Cup entro due giorni dalla data in calendario per la prestazione dovranno richiamare i cittadini per la conferma o l’eventuale disdetta. Per le malattie croniche, ha spiegato il ministro, saranno previste agende dedicate.

04 giugno 2024

Condividi: