Rassegna Stampa

03 giugno 2024

Contratti pubblici/ Il caso del Ccnl Area funzioni locali e lo strapotere del Mef

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

Il personale del Ssn sta attraversando da troppo tempo situazioni di criticità assurde cui nessuno pone rimedio o, per meglio dire, “vuole” porre rimedio. Sono note e all’ordine del giorno le questioni relative ai medici e agli infermieri, intesi spesso come sineddoche impropria di tutto il personale sanitario. Le tematiche del disagio sono numerose: livelli retributivi del tutto insufficienti e grandi ombre di incertezza sul rinnovo 2022-2024, le crescenti difficoltà del reclutamento, il perdurante e infinito fenomeno delle violenze nei confronti degli operatori, la tentazione di abbandonare il servizio pubblico per contesti apparentemente più attrattivi. Gli aspetti ricordati – tranne il primo che riguarda indistintamente tutti – interessano sostanzialmente il personale sanitario. Tuttavia, la componente minoritaria, ma altamente strategica, della dirigenza dei ruoli professionale, tecnico e amministrativo versa in una situazione di difficoltà peculiare e ai limiti dell’incredibile.

Premesso che i contratti collettivi del comparto e dell’Area della dirigenza sanitaria sono stati – faticosamente e con molti punti deboli – rinnovati rispettivamente il 22 novembre 2022 e il 23 gennaio 2024, si vuole fare qui riferimento all’Ipotesi del Ccnl della dirigenza dell’Area Funzioni Locali, sottoscritto dalle parti già in data 11 dicembre 2023, che per la specifica sezione dedicata ai dirigenti Pta interessa poco meno di 5.000 soggetti. Avevo già accennato al mistero che avvolge la questione nell’articolo pubblicato il 6 maggio scorso, ma ancora adesso nessuno è in grado di conoscere, anche ufficiosamente, i tempi dell’iter per la sua sottoscrizione definitiva. Risulta infatti che la Preintesa sia stata già da tempo trasmessa per gli adempimenti di competenza alla Presidenza del Consiglio dei ministri ma, a oggi, non risulta neanche calendarizzata la discussione: e dopo la deliberazione del Cdm, per arrivare alla sottoscrizione definitiva del testo si dovrà attendere in ogni caso il passaggio alle sezioni unite della Corte del Conti per la compatibilità dei costi contrattuali.

Stiamo parlando di un Ccnl che riguarda il triennio contrattuale 2019/2021 già scaduto da 30 mesi, tornata contrattuale peraltro conclusa e monetizzata per la quasi totalità dei dipendenti e dirigenti del pubblico impiego e che riguarda anni di forte perdita salariale a causa degli elevati tassi di inflazione. Ma quali solo realmente le ragioni di questo ritardo che ha ormai raggiunto i sei mesi, credo un record assoluto?

03 giugno 2024

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