Rassegna Stampa

15 aprile 2024

Pensioni, in nove anni spesa su di 100 miliardi con Quote e rivalutazioni

Fonte: ilsole24ore.com

Nel 2027 previsti costi per 368,1 miliardi contro i 268,5 registrati a fine 2018

Quasi 70 miliardi in più in soli sei anni. È l’impennata della spesa per pensioni tra l’inizio del 2019, segnato dall’entrata in vigore di Quota 100, e quest’anno, in cui si registra un impatto sui conti ancora rilevante dell’indicizzazione dei trattamenti all’inflazione. Ma dalle stime del governo, contenute nel Def “light” appena presentato, emerge che il conto della previdenza diventa ancora più pesante allungando l’orizzonte di previsione al 2027: +99,6 miliardi, con le uscite pensionistiche che dovrebbero toccare i 368,1 miliardi (15,5% sul Pil) contro i 268,5 di fine 2018 (15,2% sul Pil). E già al termine del 2024 la spesa dovrebbe arrivare a 337,4 miliardi (15,6% del Pil) con una crescita del 5,8% sui dodici mesi precedenti. Una spesa che risulta ancora più dilatata prendendo in considerazione tutto il capitolo delle prestazioni sociali in denaro, in cui sono inclusi gli assegni alle famiglie, i sussidi e altri strumenti di sostegno: dal 2018 l’aumento atteso alla fine del 2024 è di 98,6 miliardi e dovrebbe ulteriormente lievitare a 132,5 miliardi nel 2027.

Cosa dice il Def
Nello stesso Def si fa di fatto notare che fino a tutto il 2023 a trainare la spesa sono state soprattutto le misure «dirette ad anticipare il pensionamento rispetto ai requisiti ordinari» (ovvero le “Quote”, a partire da Quota 100), quelle per il contrasto alla povertà (come il Reddito di cittadinanza) e gli interventi di sostegno alla famiglia. Le «innovazioni normative a carattere non temporaneo» hanno prodotto in media nell’arco di tempo compreso tra il 2019 e il 2023 una maggiore incidenza della spesa per prestazioni sociali in denaro sul Pil di circa un punto l’anno.

15 aprile 2024

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