Rassegna Stampa

04 aprile 2024

Lavori usuranti, per chiedere il pre pensionamento deadline al 1° maggio

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

Chi è occupato in attività faticose e pesanti, e vuole mettersi a riposo nel prossimo anno 2025 con i requisiti agevolati, ha tempo fino al 1° maggio per fare la domanda di riconoscimento del diritto al prepensionamento. Ricevuto il placet dall’Inps, potrà poi presentare la domanda di pensionamento vera e propria nel corso del prossimo anno. A spiegarlo è l’Inps nel messaggio n. 812 del 23 febbraio 2024. La scadenza interessa i lavoratori che hanno svolto o ancora stanno svolgendo lavori o attività usuranti, cioè caratterizzate da mansioni faticose o pesanti oppure lavoro notturno. Per loro sono previsti dei requisiti agevolati di pensionamento che fino all’anno 2026 non subiranno modifiche, in quanto esclusi all’applicazione degli adeguamenti alla speranza di vita.

Con il messaggio n. 812 l’Inps, fornisce le istruzioni per la presentazione, entro il 1° maggio 2024, delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, con riferimento ai soggetti che perfezionano i prescritti requisiti nell’anno 2025. La domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste per dette gestioni speciali.

Il Ministro della Salute è intervenuto più volte a favore dei medici riconoscendo ad essi una particolare condizione di sofferenza specialmente in sede ospedaliera e per le attività di maggior impegno. Pensando a chi lavora nei reparti in prima linea, come l’emergenza e l’urgenza, ha sollecitato dei possibili vantaggi economici e soprattutto previdenziali. Per questo secondo obiettivo, di natura previdenziale, l’ipotesi in studio potrebbe essere quella di dare maggior peso ai contributi pensionistici per ogni anno lavorato in questi reparti ed, eventualmente, favorire la loro attività riconosciuta particolarmente faticosa e usurante . Ma sino ad oggi il problema non ha trovato altra soluzione che quella prevista nel decreto così detto “ Bollette ”

04 aprile 2024

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