Rassegna Stampa

25 gennaio 2024

Schillaci, revisione sistema con centralità paziente

Fonte: Agi

“Per fortificare il nostro sistema sanitario non basta incrementare il finanziamento se non riorganizziamo l’offerta sanitaria. La prospettiva è quella di una revisione dell’assetto ospedaliero rendendolo resiliente
e flessibile”. Lo dice il ministro della Sanità, Orazio Schillaci alla presentazione in Sala della Regina a Montecitorio del progetto ‘Dignitas Curae – Manifesto per la sanità del futuro’ centrato sulla dignitas propria di ogni persona, che richiama principi di natura antropologica e morale e delinea obiettivi e garanzie.

“Questo non vuol dire rivedere percentuali di posti letto rispetto a numero di abitanti secondo una logica prettamente economica come avvenuto in passato – aggiunge Schillaci – per far ciò occorre poi procedere contestualmente al rafforzamento della medicina territoriale in un rapporto complementare con gli ospedali. Senza dimenticare l’integrazione con i servizi sociali – aggiunge – ma la progettualità di revisione non riguarda solo gli ambiti organizzativi e gestionali, ma occorre andare oltre per portare avanti un modello che non si limiti a curare l’evento patologico ma che si prenda cura veramente del paziente nella sua totalità. Si tratta di riorganizzare una sanità che dev’essere centrata sul malato e non sulle malattie o sulle singole prestazioni sanitarie. Un nuovo modello di cura promosso in questo documento che non può rimanere senza una dichiarazione d’intenti e a questo proposito è mia intenzione istituire un gruppo di lavoro per valutare l’applicazione di questo modello di cura. Anche perché la finalità della riumanizzazione della medicina nell’epoca della sanità digitale è un tema che non può non interrogarci”.

“La sanità digitale deve diventare un moltiplicatore d’empatia – aggiunge il ministro – per evitare che una medicina sempre più iperspecialistica ci faccia perdere la capacità di prenderci cura del paziente nella sua interezza, ossia di prestare attenzione ai suoi bisogni che non sono solo di salute. Questo però lo possiamo fare se torniamo a guardare al paziente come a una persona con il suo vissuto, se torniamo a guardarlo non solo con occhi o clinico ma anche con uno sguardo più umano. Per questo c’è bisogno di tutti gli attori coinvolti nella rifondazione del sistema sanitario nel rispetto delle differenze dei compiti e dei ruoli perché ciascuno dei soggetti interessati – il Ministero, le Regioni, le aziende sanitarie, il personale sociosanitario, il mondo del volontariato – determinerà con il proprio contributo quale sanità consegneremo al futuro”, conclude.

25 gennaio 2024

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