Rassegna Stampa

18 ottobre 2023

Nei conti inviati alla Ue 10 miliardi di tagli di spesa, 7 solo nel 2026

Fonte: ilsole24ore.com

L’impennata negli effetti della spending review serve a blindare la discesa del deficit al 2,9%. Nel 2024 altri 1,2 miliardi dalle pensioni

I metaforici «schiaffoni» che nel racconto del ministro dell’Economia Giorgetti sono stati assestati ai ministri per far quadrare i conti del prossimo anno con una spending review vicina ai due miliardi di euro sono solo il prologo di una lotta ben più serrata che si prospetta per i prossimi anni. E che prevede di raccogliere dalla rimodulazione della spesa 10 miliardi, per il 70% concentrati però nel 2026 come mostrano le tabelle del Documento programmatico di bilancio (Dpb) inviato alla Commissione Ue.

Il calendario non è casuale. Perché sull’ultimo anno coperto dalla legge di bilancio esaminata almeno nel suo impianto generale dal consiglio dei ministri di lunedì si concentra l’aggiustamento dei conti rinviato nel 2024 e 2025 nel nome della politica espansiva giudicata necessaria a contrastare la frenata della crescita. Solo in quell’anno il deficit scenderebbe sotto la soglia del 3% del Pil, atterrando al 2,9%, grazie a una restrizione fiscale chiamata a portare il saldo primario, quello che si calcola al netto del pagamento degli interessi, all’1,7% del Pil. In pratica, per rispettare il percorso mandato ora all’esame di Bruxelles, il bilancio pubblico dovrebbe cumulare nel 2026 un risparmio da 39 miliardi. E la spending dovrebbe appunto portare in dote 7 miliardi di euro.

18 ottobre 2023

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