Rassegna Stampa
26 settembre 2023
Nadef, verso crescita Pil 2023 al ribasso allo 0,8%. Per la manovra la leva del deficit
Fonte: quotidianosanita.it
Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, la stima che il governo si appresta ad inserire nella Nadef, rivedendo così al ribasso quella del Def di aprile che indicava una crescita dell’1%
Il Pil del 2023 potrebbe crescere dello 0,8%. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, la stima che il governo si appresta ad inserire nella Nadef, rivedendo così al ribasso quella del Def di aprile che indicava una crescita dell’1%. Del resto sul Pil del secondo trimestre è piombato il segno meno (-0,4%), e la Commissione europea i primi di settembre ha tagliato le stime per quest’anno (+0,9%) e il prossimo (+0,8%). Il Pil tendenziale del 2024, ovvero la base di partenza per calcolare la stima del Pil programmatico, si aggirerebbe invece intorno all’1% dall’1,4% stimato nel Def. L’andamento dell’economia si è rivelato insomma meno positivo del previsto, sia per quest’anno che per il prossimo.
Fardello del Superbonus peserà solo sul 2023
Ma almeno il fardello del Superbonus scaricherà tutti i suoi effetti sul 2023. È con queste premesse che il governo lima le stime sul deficit 2024 e quindi la base di partenza della prossima manovra di bilancio. Tutti i numeri saranno nero su bianco nella Nota di aggiornamento al Def attesa mercoledì 27 settembre in consiglio dei ministri. Per chiudere la stesura della Nadef il governo attendeva solo un ultimo tassello. Il verdetto di Eurostat sul Superbonus, che è arrivato in tarda mattinata. I crediti fiscali relativi a quest’anno vanno classificati “come ’pagabili’ nel 2023”: ciò significa che l’impatto sul deficit dei bonus attivati nel 2023 sarà solo sul 2023. Una notizia positiva, se si considera che quest’anno è ancora salvo dai vincoli delle regole europee