Rassegna Stampa

12 luglio 2023

Relazioni sindacali e lavoro straordinario i nodi da sciogliere per la chiusura del contratto Area Sanità

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

Come sanno bene tutti i diretti interessati e gli addetti ai lavori, proseguono serrate presso l’Aran le trattative per il rinnovo del contratto collettivo dell’Area della Sanità. Per il mese di luglio sono stati programmati almeno quattro incontri – il prossimo sarà il 17 luglio – ma è molto probabile che saranno più numerosi.

A parte la ovvia volontà di ambedue le controparti di chiudere finalmente un contratto scaduto già da ben 19 mesi, si deve anche tenere conto che il Presidente dell’Aran finirà nel mese prossimo il proprio mandato quadriennale ed è plausibile che voglia concludere con un’altra chiusura – sebbene soltanto sotto forma di Pre intesa – dopo la firma dell’Area delle Funzioni centrali avvenuta il 25 maggio scorso.

La parte strettamente economica non è negoziabile perché la percentuale di incremento, pari al 3,78% oltre ad uno 0,22% per il recupero dell’accessorio, è da ritenere blindata e gli stessi sindacati hanno consapevolmente dirottato la trattativa su altre tematiche. Al di là di molti aspetti minori di dettaglio, la chiusura del contratto è condizionata da due fondamentali nodi: il sistema delle relazioni sindacali in relazione alla rappresentatività periferica e la questione del lavoro straordinario.

Su questi due aspetti può forse essere utile fornire alcune osservazioni oggettive al fine di una migliore e più completa comprensione dei termini della trattativa. Cercherò di non entrare nel merito di quanto abbiamo letto nel testo fornito dall’Agenzia lo scorso 4 luglio, ma di contestualizzare piuttosto i suddetti aspetti alla luce dei principi generali del nostro ordinamento giuridico e nel loro confronto sia con i contratti pregressi, sia con il Ccnl del comparto.

Cominciamo con le relazioni sindacali.

12 luglio 2023

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