Rassegna Stampa

09 giugno 2023

Non siamo ancora riusciti a recuperare gli esami e le visite saltate per la pandemia

Fonte: ilpost.it

Il ministero aveva stanziato 500 milioni di euro per smaltire le liste di attesa, ma molte regioni sono riuscite a spenderne solo una parte

A oltre tre anni di distanza dal blocco del sistema sanitario causato dalla pandemia, gli ospedali italiani non sono ancora riusciti a recuperare visite mediche, esami di screening oncologici e ricoveri saltati per via dell’emergenza coronavirus. Le regioni (che in Italia gestiscono la sanità) e il ministero della Salute avevano concentrato gli sforzi economici e organizzativi sul 2022: l’obiettivo era tornare a un numero di visite e ricoveri pari al 2019, l’anno prima della pandemia. Per raggiungere questo risultato erano stati stanziati 500 milioni di euro in più rispetto alla quota storica di trasferimenti statali, ma questi soldi sono stati spesi solo in parte: il recupero delle visite e degli esami continua a essere lentissimo, un problema grave che si ripercuote sulle liste e sui tempi di attesa, a loro volta molto lunghi.

Nel 2020 e in parte anche nel 2021 la pandemia ha messo sotto pressione i servizi sanitari: medici e infermieri sono stati dirottati all’assistenza di decine di migliaia di persone ricoverate a causa del Covid. Sono stati garantiti soltanto i ricoveri urgenti e le operazioni non rinviabili. Tutto il resto è passato in secondo piano: pazienti affetti da patologie croniche o acute non gravi hanno dovuto aspettare che la situazione sanitaria migliorasse prima di essere visitati. Secondo i dati dell’AGENAS, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nel 2020 e nel 2021 sono state fatte 12,8 milioni di prime visite in meno rispetto al 2019. Le visite di controllo saltate sono state 17,1 milioni. Sono state fatte 1,3 milioni di ecografie, 3,1 milioni di elettrocardiogrammi e oltre 500mila mammografie in meno.

09 giugno 2023

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