Rassegna Stampa

05 aprile 2022

Papa: a governi, sistema sanitario per tutti è priorità

Fonte: Agi

Papa Francesco dedica l’intenzione di preghiera per il mese di aprile al personale sanitario che dedica “la propria vita a prendersi cura della salute dell’altro” e che durante la pandemia ha “dato la vita per aiutare tanti malati a guarire”. E lancia un appello ai governi del mondo affinché non dimentichino che un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, è una priorità.
“Per il personale sanitario – Preghiamo perché l’impegno del personale sanitario nell’assistenza alle persone malate e agli anziani, soprattutto nei Paesi più poveri, sia sostenuto dai governi e dalle comunità locali” è quindi il tema del video diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa.

“Preghiamo questo mese per il personale sanitario – afferma il Pontefice -. La pandemia ci ha mostrato la dedizione e la generosità del personale sanitario: volontari, lavoratori e lavoratrici della sanità, sacerdoti, religiosi, religiose”.
Questa pandemia, però, “ha anche messo in evidenza il fatto che non tutti hanno accesso a un buon sistema sanitario pubblico”, continua Francesco. “I Paesi più poveri, i Paesi più vulnerabili, non possono accedere alle cure necessarie per affrontare tante malattie che continuano ad affliggerli.
Molte volte questo è dovuto a una cattiva amministrazione delle risorse e alla mancanza di un impegno politico serio.
Per questo, voglio chiedere ai governi di tutti i Paesi del mondo di non dimenticare che un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, è una priorità”.
“Voglio anche ricordare, però, che il servizio sanitario non è soltanto un’organizzazione, ma comprende gli uomini e le donne che dedicano la propria vita a prendersi cura della salute dell’altro, e che durante questa pandemia hanno dato la vita per aiutare tanti malati a guarire”.
“Preghiamo perché l’impegno del personale sanitario nell’assistenza alle persone malate e agli anziani, soprattutto nei Paesi più poveri, sia sostenuto dai governi e dalle comunità locali”, conclude il Papa.

05 aprile 2022

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