Rassegna Stampa

15 febbraio 2022

A che punto è la ricerca sui vaccini mirati contro Omicron? Sono davvero necessari?

Fonte: healthdesk.it

È ancora presto per trarre conclusioni, ma i primi dati degli studi su animali non sembrano promettenti. La terza dose aggiornata sulla variante Omicron non assicura una protezione maggiore del booster attualmente in uso (che funziona bene). Si attendono i risultati dei trial clinici

I vaccini su misura contro la variante Omicron non sembrerebbero più efficaci della dose booster dei vaccini già disponibili. Almeno così suggeriscono i primi test sugli animali. Si tratta di dati preliminari, non ancora sottoposti a peer review, ottenuti da esperimenti su una manciata di primati, 8 macachi al massimo, o su topi, ma non promettono grandi vantaggi rispetto a quanto già possediamo.

Insomma, nella fase preclinica finora non sono emerse le potenzialità di un vaccino confezionato su misura contro Omicron che farebbero gridare a una vera e propria svolta nel controllo della pandemia. Vale la pena proseguire in questa direzione? La domanda è lecita, anche perché recentemente si è visto che i vaccini attualmente in uso inducono una risposta immunitaria più complessa e più efficace di quella che si pensava, che fa leva non solo sugli anticorpi ma anche sui linfociti T. E mentre i primi fanno fatica a riconoscere il virus mutato, i secondi sono capaci di smascherarlo assicurando così una protezione duratura anche nei confronti delle varianti, attuali e, forse, future.

15 febbraio 2022

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