Rassegna Stampa

09 luglio 2021

Le rischiose infezioni fungine tra i malati gravi di COVID-19

Fonte: ilpost.it

Stanno interessando migliaia di ricoverati negli ospedali indiani, ma alcune forme passano inosservate in Occidente

Negli ultimi mesi in India sono stati documentati oltre 35mila casi di mucormicosi (o malattia da fungo nero), un’infezione con un alto tasso di letalità causata da alcuni tipi di fungo, tra i malati di COVID-19 ricoverati in ospedale con sintomi gravi dovuti al coronavirus. Le autorità sanitarie indiane hanno parlato di un’epidemia dentro la pandemia, perché l’incidenza dei casi è aumentata notevolmente rispetto al normale, con i medici che faticano a trattare la malattia e al tempo stesso la COVID-19. Pericolose infezioni fungine sono state riscontrate in diversi pazienti anche nei paesi occidentali, dove ci sono comunque maggiori possibilità di diagnosi precoci per trattarle prima che causino seri danni.

I funghi sono tra gli organismi più diffusi al mondo e vivono praticamente ovunque: nel terreno, nell’acqua, nell’aria e nel nostro organismo. Le difese immunitarie di cui disponiamo ci aiutano a tenere sotto controllo i loro tentativi di invasione, ma nel caso di problemi congeniti o in presenza di farmaci che riducono l’attività immunitaria può accadere che i funghi superino le difese e inizino a proliferare.

09 luglio 2021

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