Rassegna Stampa

09 gennaio 2021

Epidemiologi. Covid-19 nelle regioni italiane: solo il rosso funziona (se dato in tempo)

Fonte: AIE - Associazione Italiana di Epidemiologia

L’efficacia del lockdown della primavera scorsa nel diminuire l’incidenza di Covid-19 è ormai consolidata; un aggiornamento è presente sulla monografia di Epidemiologia e Prevenzione dedicata al Covid-19 (Caristia et al, 2020) (https://www.epiprev.it/pubblicazione/epidemiol-prev-2020-44-5-6-suppl-2). Con la nuova fase epidemica all’inizio di ottobre il Consiglio dei Ministri, considerato il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 31 gennaio 2021, dello stato d’emergenza. Sono stati approvati diversi decreti (7, 13 e 18 ottobre) che hanno introdotto misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19. Il DPCM del 24 ottobre ha introdotto misure più severe quali il divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico dopo le ore 18.00 e il ricorso alla didattica digitale integrata per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. Successivamente dal DPCM 3 novembre. e con le successive Ordinanze del Ministero della Salute, sono state individuate tre aree – gialla, arancione e rossa – corrispondenti ai differenti livelli di criticità nelle Regioni del Paese per le quali sono stati presi provvedimenti di restrizione specifici.

Per assegnare ogni Regione a una fascia di rischio sono stati utilizzati 21 parametri, individuati dal Comitato tecnico scientifico e dal ministero della Salute. I parametri sono stati concepiti e strutturati con l’obiettivo di tenere sotto controllo l’andamento del rischio sanitario e sono divisi in tre categorie: indicatori sulla capacità di monitoraggio; indicatori sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti; indicatori sui risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari.

Una valutazione formale dell’efficacia dell’introduzione delle fasce di rischio sulla curva di incidenza delle settimane successive si rivelerebbe molto utile per valutare il guadagno relativo acquisito dall’osservanza delle misure restrittive specifiche di ciascuna fascia.

09 gennaio 2021

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