Rassegna Stampa

30 novembre 2020

Covid, il plasma iperimmune funziona associato ad altre terapie

Fonte: Il Corriere del Veneto

L’intuizione venne a marzo, subito dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19: perché non provare ad utilizzare la «plasma-terapia» per arginare gli effetti della malattia sui contagiati in condizioni medio-gravi? Una soluzione, peraltro, non nuova: era già stata testata con successo contro le epidemie di Sars, Ebola e West Nile, ma la letteratura medica è ben più corposa e risale, addirittura, ai tempi dei grandi contagi da varicella. Da qui, la decisione delle autorità sanitarie venete di organizzare una vera e propria «banca» del plasma iperimmune. Ossia il plasma donato da pazienti guariti, e rigorosamente negativi al tampone, che hanno sviluppato una forte risposta anticorpale. Le infusioni di plasma iperimmune partirono fra maggio e aprile all’ospedale di Schiavonia, primo «Covid-hospital» del Veneto. Da allora ad oggi sono stati trattati circa 500 pazienti in tutta la regione e i risultati sembrano dimostrare che, associata ad al trattamento con eparina e cortisone (la tanto citata Idrossiclorochina è stata scartata), la plasma-terapia può funzionare. «Sembrano» perché uno studio pubblicato cinque giorni fa dal The New England Journal of Medicine ha parlato di risultati «non significativi» nei pazienti gravi. Almeno di quelli curati con il solo plasma iperimmune.

30 novembre 2020

Condividi: