Rassegna Stampa
26 ottobre 2020
Coronavirus: i bambini positivi possono sviluppare una misteriosa sindrome infiammatoria
Fonte: nationalgeographic.it
Alcuni soggetti del gruppo, definito clinicamente come quello dei “pazienti di età inferiore ai 21 anni”, finiscono per sviluppare una patologia grave chiamata Sindrome infiammatoria multisistemica o MIS-C.
Il numero di bambini americani colpiti dalla COVID-19 dal mese di febbraio supera abbondantemente la popolazione della città di Boston.
Fortunatamente, la maggior parte di questi oltre 600.000 casi confermati o probabili ha avuto la malattia in forma relativamente lieve e una percentuale variabile tra il 16 e il 45 percento dei bambini potrebbe non manifestare nessun sintomo. Tuttavia, alcuni soggetti di questo gruppo, definito clinicamente come quello dei “pazienti di età inferiore ai 21 anni”, finiscono per sviluppare una patologia grave chiamata Sindrome infiammatoria multisistemica o MIS-C.
Grazie a mesi di urgenti ricerche, quello che all’inizio appariva come un misterioso insieme di sintomi ha assunto la forma di una patologia definibile, i cui segnali precoci includono febbre, eruzioni cutanee, dolore addominale, diarrea e vomito. Anche se la MIS-C è rara, con oltre 1.000 casi confermati finora negli Stati Uniti, può evolversi in una grave infiammazione nel giro di poche ore e spesso comporta il ricovero in terapia intensiva e in taluni casi risulta fatale. Un recente rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, CDC) degli Stati Uniti ha analizzato i casi di mortalità da coronavirus nei pazienti al di sotto dei 21 anni e ha scoperto che la maggior parte è causato da MIS-C.