Rassegna Stampa

21 ottobre 2020

Il tracciamento resta la chiave per contrastare il coronavirus. Ecco come e perché

Fonte: ilsole24ore.com

La ripartenza dei contagi sta mettendo in difficoltà il sistema e anche la strategia delle tre T, che era risultata vincente nei mesi scorsi

Si sapeva. Fin dall’inizio, chi guardava lontano sapeva che la pandemia da Covid-19 si sarebbe trasformata in una sorta di maratona, con scatti da parte dei due contendenti: da un lato operatori sanitari, sanità pubblica e cittadini, dall’altro il virus. Così, se in estate i primi sembravano aver preso un buon passo, in queste settimane si è assistito dapprima al sorpasso ed oggi il virus sta distanziando gli inseguitori. Addirittura, in queste lunga corsa che si concluderà solamente con l’arrivo di un vaccino efficace e sarà fatta di inseguimenti e ripartenze, oggi pare che la strategia delle tre T (testare, tracciare e trattare) sia in grandissima difficoltà.

A causa del gran numero di persone potenzialmente positive, testimoniato dalla crescita esponenziale dei casi nelle ultime settimane, diventa infatti difficile riconoscere tempestivamente chi ha contratto l’infezione, magari in maniera del tutto asintomatica, ed ancor più complesso è definire con valida approssimazione i possibili contatti a rischio, per inseguire il virus in questa sua corsa a diffondersi. Così si rischia di affidare questa fase difensiva al trattamento, che fortunatamente è sempre più efficace e mirato rispetto alle prime fasi della pandemia, a patto ovviamente che per il Sistema Sanitario e per le sue strutture le richieste d’aiuto non diventino soverchianti rispetto alle capacità di risposta, specie in ospedale e nelle terapie intensive.

21 ottobre 2020

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