Rassegna Stampa
28 settembre 2020
Pensioni, mini-penalità annue: ecco come evitare lo scalone
Fonte: ilgiornale.it
Il mancato rinnovo di “Quota 100” getta nello scompiglio migliaia di lavoratori. Almeno in 300mila sarebbero pronti al ritiro
Si salvi chi può. Il dramma per chi, ultra 60enne, non avrà più la possibilità di andare in pensione a partitre dal 2022, è palpabile.
Con la fine annunciata di Quota 100 (a partire proprio da quell’anno), infatti, si innesca un meccanismo che può essere assimilato a un fuggi-fuggi generale. Ciò significa che si potrebbe generare un’uscita di massa verso il mondo delle pensioni già l’anno prossimo. Sotto i riflettori ci sono coloro che conquisteranno le soglie richieste (38 anni di contributi e 62 di età) nel 2021 o negli ultimi mesi di questo dannato 2020. Sono i nati tra il 1955 e il 1959: una generazione dimenticata dal governo.
Secondo le stime, si potrebbe arrivare a circa 300mila uscite anticipate. Con una concentrazione notevole nei settori più a rischio licenziamento come turismo, commercio e servizi. Per non parlare di settori più gravosi come scuola, sanità e forze dell’ordine. La conferma definitiva del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulla chiusura di Quota 100 alla scadenza prevista dei tre anni di sperimentazione, getta nello scompiglio migliaia di italiani. E determina una corsa all’uscita anticipata.