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18 marzo 2023

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Terza Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus

Categoria: Ministero della salute e SSN

Terza Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus

Il 18 marzo di ogni anno si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, istituita il 17 marzo 2021. In occasione della terza Giornata nazionale, il Ministro Schillaci ha partecipato a Bergamo alla cerimonia di inaugurazione del Bosco della Memoria dedicato alle vittime del Covid insieme al Sindaco, Giorgio Gori, e al Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Qui, dove proprio tre anni fa camion dell’esercito portavano via affetti perduti senza neanche la possibilità per i loro cari di rivolgere loro un ultimo saluto, oggi con commozione e rispetto ricordiamo le vittime del Covid” ha detto il Ministro Schillaci rivolgendo un pensiero alla comunità di Bergamo cui “tutta Italia si stringe in questa terza Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. L’Italia è stata la prima in Occidente a essere colpita da un virus sconosciuto, pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Abbiamo perso familiari, amici, conoscenti. Ma anche molti professionisti sanitari e sociosanitari che hanno combattuto contro il virus fino allo stremo delle forze, fino al sacrificio della vita. Sono stati celebrati come eroi del Covid e continuano ad esserlo, con discrezione, ogni giorno, in tutti gli ambiti in cui hanno cura di noi”.

Il ministro ha ricordato come la pandemia, nella sua tragicità, abbia restituito centralità alla tutela della salute “siamo impegnati a curare le ferite inferte dal Coronavirus per rendere più resiliente il Servizio Sanitario Nazionale e superare disuguaglianze ancora esistenti. Il Covid ha insegnato che per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale si deve investire in via prioritaria sul personale valorizzandolo sia in termini di trattamento economico che professionale, rendendo la sanità pubblica più attrattiva, e sulla sanità territoriale”.

Guardando con cauto ottimismo alla fine della pandemia il Ministro ha sottolineato come ci si debba preparare ad affrontare possibili emergenze future “non tralasciando nulla in termini di adeguamento dei piani e allocazione e gestione delle risorse. Nel gennaio 2021 è stato aggiornato il piano pandemico e sono state effettuate le esercitazioni previste; abbiamo inoltre aderito al joint procurement europeo sui vaccini influenzali pandemici e stiamo collaborando con la nuova Agenzia delle emergenze europea (Hera) sulla messa a punto delle scorte di prodotti necessari a fronteggiare qualsiasi emergenza. Verso la fine dell’anno, aggiorneremo il piano pandemico influenzale estendendo le indicazioni ad altri patogeni respiratori”.

“Il ricordo di chi non c’è più a causa del virus” ha concluso “è uno sprone costante a essere migliori affinché il loro sacrificio non sia stato vano”.