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24 aprile 2020

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Studio Altems: Analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19

Categoria: Regioni e SSR

Studio Altems: Analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19

L’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica ha pubblicato il 4 Istant Report Covid-19 di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale, per la prima volta prendendo in considerazione 20 Regioni italiane.

Il Rapport#4 conferma che le Regioni italiane stanno rispondendo all’emergenza secondo tre modelli organizzativi: quello centrato sull’ospedale, quello centrato sul territorio e quello che prevede una risposta combinata tra ospedale e territorio.

Le Regioni sono allocate nei tre gruppi in relazione ad elementi oggettivi ed in particolare analizzando 4 indicatori “core” desunti dai dati grezzi pubblicati dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale:

  • tamponi effettuati/popolazione residente, che esprime la propensione ad una ricerca attiva dei casi sul territorio;
  • saturazione dei posti letto in terapia intensiva, che esprime la pressione degli effetti del contagio su uno dei punti nevralgici del sistema di risposta;
  • ricoverati/attualmente positivi, che esprime la propensione all’uso dell’ospedale come setting assistenziale privilegiato;
  • ricoverati in TI/attualmente positivi, che esprime la propensione all’uso della terapia intensiva quale setting ospedaliero privilegiato

“Dalle ultime analisi  – si legge nella sintesi – sta emergendo qualcosa di nuovo nel percorso intrapreso dalle diverse Regioni in risposta al Covid-19. Abbiamo visto come in presenza di medesime linee di indirizzo emanate a livello
nazionale, le Regioni hanno adottato modelli assistenziali diversi seguendo, con ogni evidenza, la loro
naturale “vocazione”. Quello che ora stiamo osservando è un progressivo percorso di avvicinamento dei
modelli di risposta. Infatti le Regioni che hanno inizialmente fondato la loro risposta prevalentemente
sull’ospedale (vedi il Lazio o il Piemonte) stanno rafforzando le strutture territoriali e modificando, in parte,
le strategie di uso dei tamponi. D’altro canto in alcuni casi si osserva un riequilibrio nell’uso delle piattaforme
ospedaliere. Certamente in tutte le Regioni le soluzioni digitali stanno oggi integrando (e forse nel futuro
sostituiranno) i servizi ambulatoriali più tradizionali soprattutto per l’assistenza ai pazienti non-covid che, in
questa fase, hanno dovuto ritardare o rimodulare la propria domanda di salute per dare priorità
all’emergenza”.

Sintesi del report

Il report

A cura della segreteria FVM